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IndyCar, Texas: Newgarden vince in volata su McLaughlin e regala la 600ma gioia a Penske

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Josef Newgarden ha vinto la seconda prova dell’IndyCar Series al Texas Motor Speedway. Successo in volata per il #2 di Penske, abile a primeggiare per 6 decimi sul teammate Scott McLauglin che per il secondo anno consecutivo termina ai margini della ‘victory lane’. Grande festa nella squadra del ‘Capitano’ che si impone per la 600ma volta nella propria storia. 

Partenza perfetta per Scott McLaughlin  #3. Il neozelandese ha preso subito il primato sullo svedese Felix Rosenqvist (McLaren), il migliore ieri nelle qualifiche. Problemi sin da subito, invece, per Alexander Rossi (Andretti #27), in difficoltà al 13 giro.

La prima caution è puntualmente arrivata, nessuno dei primi si è fermato. McLaughlin ha tenuto il primato alla bandiera verde su Rosenqvist ed il giapponese Takuma Sato (Coyne #51). Ottimo passo anche per lo statunitense Colton Herta (Andretti #88) e l’australiano Will Power (Penske #12), rispettivamente in quarta e quinta posizione.

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Il tre volte campione del Supercars Championship ha tenuto a bada Rosenqvist che dopo la green flag ha iniziato a tallonare l’avversario. Distacco ridotto tra i due, fedelmente seguiti da Sato ed Herta. Bene anche il brasiliano Helio Castroneves (Shank #06), sesto alle spalle di Power.

Al 57° giro dei 248 previsti sono iniziati i pit stop. McLaughlin, Josef Newgarden (Penske #2) e Rosenqvist hanno aperto le danze. Kyle Kirkwood (Foyt #14) ha preso il comando delle operazioni sul teammate in oJR Hildebrand #11, fermi in pit ccasione della prima caution. La graduatoria si è presto ristabilizzata con il messicano Pato O’Ward #5 all’attacco delle due Chevy di Penske di McLaughlin e Newgarden. 

I due alfieri del ‘Capitano’ hanno allungato sensibilmente sugli avversari dopo il primo pit, la strategia di fermarsi prima degli altri ha pagato per il neozelandese e l’ex campione della serie. La cavalcata del Team Penske si è fermata al 100° giro quando, in curva 1-2, Sato è finito a muro dopo un contatto con Devlin DeFrancesco (Andretti #29). 

Come prevedibile tutti si sono fermati in pit lane, McLaughlin ha gestito il primato su Negarden ed il neozelandese Scott Dixon (Ganassi #9). Sosta da dimenticare per le due McLaren di Rosenqvist e O’Ward, rispettivamente in sedicesima e diciassettesima piazza dopo il secondo turno di soste. Da segnalare, invece, il ritiro del francese Romain Grosjean (Andretti #28), rallentato da un problema.

Il 115° giro ha segnato una perfetta ripartenza per Power che si è portato subito all’attacco di McLauglin e Newgarden. La gara è stata però presto fermata, Kirkwood è infatti finito contro le barriere di curva 3-4 ‘bloccando’ per la terza volta la gara.

La gara si è accesa al 129° giro, ma l’esito è stato il medesimo della terza ripartenza.  DeFrancesco ha provato a beffare Graham Rahal (Rahal #15) e Castroneves #06, un tentativo di fatto impossibile che non ha avuto l’esito sperato. Le tre auto sono finite a muro, una nuova Safety Car ha ricompattato il gruppo. 

A 100 passaggi dalla conclusione la prova è ripresa con Penske davanti a tutti all’olandese Rinus Veekay (Ed Carpenter #21). Il vincitore del GP d’Indianapolis 2021 ha iniziato a scalare il podio ed in pochi passaggi si è messo in scia a McLaughlin. Il 21enne nativo di Hoofddorp ha beffato il ‘kiwi’ che nei passaggi seguenti ha provato ad allungare, un tentativo fallito. 

Power ha strappato agli avversari la leadership, un primato che alla 186ma tornata è finito nelle mani dello svedese Marcus Ericsson (Ganassi #8), una mossa che ha preceduto l’ultimo pit della corsa. Veekay ha aperto le danze, Newgarden ha seguito due giri dopo l’olandese. Power, Ericsson e Newgarden hanno chiuso il pit in green, una strategia che non ha cambiato le carte in tavola.

Veekay è infatti rimasto al vertice su McLaughlin, Newgarden ed Ericsson, protagonisti di una battaglia incredibile per il terzo posto. Il secondo del  quintetto ha ripreso il primato a meno di 50 passaggi dalla bandiera a scacchi, il leader della classifica generale ha provato ad allungare sul temibile olandese.

McLaughlin e Newgarden si sono sfidati per il successo negli ultimi 20 passaggi. L’ex campione ha iniziato ad impensierire il neozelandese che fino all’ultima curva ha tenuto il primato. L’americano ha sferrato l’attacco all’uscita della curva 4, l’ex  vincitore della Bathurst 1000 ha perso la volata per solo sei decimi di secondo

Piccola pausa ora per la seguitissima categoria americana riservata alle ruote scoperte. Si tornerà a gareggiare ad aprile da Long Beach (California).

Foto: LaPresse