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Golf, PGA Tour 2022: Talor Gooch e Billy Horschel appaiati al comando dell’Arnold Palmer Invitational ad un round dal termine

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Il fine settimana del PGA Tour continua con la conclusione della terza tornata dell’Arnold Palmer Invitational (montepremi 12 milioni di dollari). Lo storico evento, nato nel lontano 1966, vede regnare l’equilibrio nelle zone alte della classifica. A diciotto buche dal termine è infatti un duo a guidare la leaderboard del ricco evento. Si tratta degli americani Talor Gooch e Billy Horschel, che comandano la classifica con lo score di -7 (209 colpi), non lontano da ulteriori pretendenti alla vittoria finale.

I padroni di casa hanno saputo limitare i danni in un round dalle mille difficoltà per diversi aspiranti al successo. Tra loro spicca Viktor Hovland, leader con margine dopo metà gara, che faticherà a dimenticare il sabato appena trascorso. Per il talentuoso scandinavo ben sei bogey a dispetto di un eagle ed un solo birdie, +3 di giornata e terza posizione ad una lunghezza dai battistrada prima di approcciare l’ultimo e decisivo round.

Sul percorso par 72 del Bay Hill Club and Lounge di Bay Hill (Florida, Stati Uniti) in quarta posizione con il punteggio di -5 troviamo l’americano Scottie Scheffler. Il vincitore del Phoneix Open risale di ben sedici posizioni grazie al -4 odierno ed è senza dubbio tra i migliori del terzo round. Quinto a -4 l’altro statunitense Gary Woodland, che precede di un colpo il connazionale Chris Kirk, ed i nordirlandesi Graeme McDowell e Rory McIlroy. Quest’ultimo scivola indietro di quattro piazze a causa di un controproducente +4.

A chiudere la top ten troviamo infine in nona posizione con lo score di -2 l’americano Russell Henley, il canadese Corey Conners, e l’inglese Matthew Fitzpatrick. Giornata da dimenticare anche per Tyrrell Hatton. L’inglese sigla addirittura un clamoroso +6 (sette bogey, un birdie) crollando inesorabilmente dalla seconda alla dodicesima piazza con il punteggio di -1. 17° posto per lo spagnolo Jon Rahm. Il numero uno dell’Official World Golf Ranking non riesce a cambiare marcia, torna alla pari con il par, e domani dovrà cercare il round perfetto per terminare la kermesse quantomeno in top ten.

Foto: LaPresse