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Coppa Davis 2022, Alex Molcan un ostacolo serio per Lorenzo Sonego. Slovacco in ascesa con il best ranking

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Il numero 1 di Slovacchia, a livello di ranking, viene dopo i primi cinque giocatori dell’Italia. Alex Molcan, infatti, è 66° nel ranking ATP: prima di lui, degli azzurri, ci sono Matteo Berrettini (7°), Jannik Sinner (11°), Lorenzo Sonego (21°), Fabio Fognini (38°) e Lorenzo Musetti (57°). Di questi, sono tre i presenti a Bratislava: Sinner, Sonego e Musetti. E sarà il torinese, l’uomo di mezzo, l’avversario del nativo di Presov nel secondo match di domani a Bratislava in Coppa Davis.

24 anni, Molcan è un giocatore che nell’ultimo anno e mezzo si è messo più di una volta in mostra, riuscendo a tirarsi fuori in maniera pressoché definitiva dal territorio dei Challenger per mettersi in pianta stabile a frequentare il circuito maggiore. All’inizio del 2021 era numero 313 del mondo, ha chiuso da 88° e ha guadagnato più di venti ulteriori posizioni in questo inizio di stagione.

Una scalata, quella dello slovacco, contrassegnata da due vittorie Challenger a Liberec (Repubblica Ceca, terra rossa) e a Helsinki (Finlandia, veloce indoor). La maggior fortuna, però, è a Belgrado, nell’ATP 250 precedente il Roland Garros. Un po’ approfittando di un buon tabellone, un po’ battendo il suo primo top 100 in carriera, l’argentino Federico Delbonis, arriva fino alla finale, dove lo ferma solo Novak Djokovic.

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Ma il 2021 è anche significativo a causa di un altro risultato: dalle qualificazioni degli US Open Molcan si spinge fino al terzo turno, battendo anche uno degli uomini del futuro del tennis americano, Brandon Nakashima. Inoltre, nel 2022 ha raccolto un altro paio di risultati di rilievo, battendo due giocatori compresi tra i primi 40: il belga David Goffin a Melbourne (ATP 250) e il sudafricano Lloyd Harris in quel di Dubai.

Mancino, ha saputo portare il dritto a un più che valido livello, mentre il rovescio è un comune bimane. Serve piuttosto bene, ed ha una tendenza a piazzare la palla verso l’incrocio centrale delle righe, soluzione che usa per oltre metà delle situazioni. Allenato da Ladislav Simon, nel 2021 ha anche risolto il problema degli infortuni, dai quali era stato tormentato per lungo tempo. Erede di una tradizione che ha di recente espresso in Martin Klizan il suo miglior uomo, ha una storia particolare: la madre l’ha portato a Bratislava quando aveva 12 anni, e quella è stata una storia particolarmente avventurosa. C’è anche una vasta gamma di interessi nella sua mente, a ognuno dei quali ha dedicato un tatuaggio: si va dalla mitologia romana fino alla cultura giapponese.

Foto: LaPresse