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Sci di fondo

Sci di fondo, la staffetta dell’Italia profuma di scommessa e di futuro. Ma la medaglia sembra davvero distante

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Una staffetta quantomeno particolare, quella che l’Italia schiererà domani nella 4×10 maschile alle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022. Federico Pellegrino, Francesco De Fabiani, Giandomenico Salvadori e Davide Graz partiranno, in questo ordine, per una complicatissima corsa alla medaglia.

Si tratta di un quartetto totalmente inedito e anche particolarmente curioso per composizione. Pellegrino, infatti, è notoriamente più uomo da tecnica libera che da classica, benché con gli anni sia migliorato parecchio anche in quest’ultima casistica. Resta da capire quale sia l’obiettivo da dare a De Fabiani per la seconda frazione, quella totalmente importante per il prosieguo della staffetta azzurra dal momento che si parla dell’uomo che meglio può rendere in questo contesto. Si presume che l’idea sia di cercare di reggere il passo delle migliori con gli uomini migliori, a prescindere dalla tecnica.

L’Italia, poi, schiererà Giandomenico Salvadori in terza frazione, e questa era una cosa che ci si poteva anche aspettare. Forse questa era l’unica situazione realmente decisa, perché si tratta di una possibilità solida che può consentire all’Italia di mantenere un buon passo in qualunque situazione si venga a trovare.

Sci di fondo, il quartetto dell’Italia per la staffetta olimpica. Federico Pellegrino in prima! C’è Graz

Ma la vera grande scommessa riguarda Davide Graz. Il talento c’è, i risultati non sono stati quelli che magari si speravano quando si è affacciato in Coppa del Mondo. Ormai prossimo ai 22 anni, a seconda della situazione, il nativo di Pieve di Cadore potrebbe essere chiamato alla prima grande prova della sua vita. Per metterla in atto vi dovrà però essere portato dagli altri tre, qualora la situazione lo permettesse.

Il punto reale è uno: si riuscirà a tenere il passo di Norvegia, Russia, ma anche Francia e Finlandia? De Fabiani potrebbe, Pellegrino ha dimostrato in passato di poter tenere il passo. Resta però il dilemma del suo posizionamento in prima frazione in classico. Considerando Norvegia e Russia fuori portata, l’obiettivo può essere quello di arrivare a Salvadori con finnici e francesi ancora nel mirino o quantomeno vicini. Il tutto per poi sfruttare le molte qualità, anche veloci, di Graz, qualora si riuscisse a rimanere ancora lì. Ma l’obiettivo realistico è più legato a una posizione tra la quinta e la settima. Resta da capire se questa soluzione, decisamente inattesa alla vigilia, darà i frutti sperati.

Foto: LaPresse