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Sci alpino, polemiche in casa Italia. Marsaglia: “Provano a mettermi contro Casse, ma sono suo testimone di nozze”

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Matteo Marsaglia ha dichiarato che il direttore sportivo Massimo Rinaldi gli ha chiesto di fingere un infortunio in modo da lasciare il posto a Mattia Casse per disputare il superG delle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022. Il laziale ne ha parlato alla Gazzetta dello Sport e poi lo ha ribadito ai microfoni della Rai al termine della gara odierna disputata sulle nevi di Yanqing.

Le parole dell’azzurro sono state decisamente incisive: “Mi hanno chiesto di non gareggiare perché avrebbero voluto far correre Casse. Io ho spiegato che non possono farlo. Dovrei dire che sto male, dichiarare il falso? Non si scherza con queste cose. E dovrei fare questo per cosa? Per riparare agli errori di chi ci ha portato ad avere solo sette posti ai Giochi per l’Olimpiade? Gente che cerca di salvarsi sulla pelle degli atleti?“.

L’affondo di Matteo Marsaglia è rivolto ai piani alti e non c’è polemica nei confronti di Mattia Casse. Anzi, il 31enne ha voluto ben specificare e ha rivelato un intimo grado di amicizia sempre alla rosea: “Provano a mettermi contro Mattia Casse, che è mio amico e per il quale dovrò fare il testimone di nozze. No, non ci riusciranno. Sono quattro anni che cercano di farmi smettere, dovrei fare loro un favore del genere?”.

Sci alpino, polemica Marsaglia-Casse: cosa è successo? Il ds Rinaldi e la richiesta di fingersi malato (smentita)

Matteo sarà testimone accanto a Mattia nel giorno più importante della sua vita privata ed è importante chiarare fin da subito le cose per evitare attriti e incomprensioni che potrebbero creare ruggini. Un pensiero ricambiato dallo stesso Casse con un post sui suoi profili social: “Matteo non è solo un compagno di squadra, ma è un caro amico: è a Pechino per gareggiare ed ha il sacrosanto diritto di sfruttare la sua convocazione.

Foto: Lapresse