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Sci Alpino

Sci alpino, come cambia la combinata per Federica Brignone senza Petra Vlhova. Restano tre grandi avversarie

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Federica Brignone ha conquistato la medaglia d’argento in gigante alle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022, ma poi non è riuscita a salire sul podio in superG, specialità in cui ha vinto tre gare in stagione e in cui si trova in testa alla classifica della Coppa del Mondo. L’azzurra ha un’altra ghiotta chance a disposizione per mettersi al collo un altro alloro in questa edizione dei Giochi: la combinata in programma giovedì 17 febbraio.

Questa specialità è rimasta nel programma della rassegna a cinque cerchi, ma non si gareggia in questo format da un anno. L’ultima combinata di Coppa del Mondo si disputò il 23 febbraio 2020 e a vincere fu… Federica Brignone. La valdostana ebbe la meglio sull’austriaca Franziska Gritsch e sulla ceca Ester Ledecka. A dire il vero, le ultime quattro combinate di Coppa del Mondo sono state vinte tutte dalla nostra portacolori (tra 2018 e 2020, tre a Crans Montana e una a Zauchensee).

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Ai Mondiali 2021 vinse invece la statunitense Mikaela Shiffrin, prevalendo sulla slovacca Petra Vlhova e sulla svizzera Michelle Gisin. I risultati legittimano Federica Brignone a sognare in grande e il forfait di Petra Vlhova, che tornerà a casa per un tendine infiammato dopo aver vinto lo slalom, le permette di nutrire ancora più speranze. Un’avversaria in meno nella lotta per le medaglie: Mikaela Shiffrin (uscita in gigante e slalom, è la grande delusa dei Giochi), Michelle Gisin (che ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di PyeongChang 2018 e che ha conquistato il bronzo in superG pochi giorni fa) e l’altra svizzera Wendy Holdener (bronzo in combinata quattro anni fa e bronzo in slalom a Pechino) saranno degli ossi duri da battere.

L’azzurra dovrà disputare una grandiosa discesa libera (e ne ha le doti), poi dovrà cercare una difesa strenua in slalom, dove comunque è cresciuta (si è qualificata alla seconda manche in queste Olimpiadi) ma avrà di fronte a sé delle specialiste come Shiffrin e Holdener, oltre all’ottima Gisin.

Foto: Lapresse