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Pattinaggio artistico, Pechino 2022: la Russia chiede di non revocare l’oro nella gara a squadre

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La vicenda legata al fallimento del test antidoping di Kamila Valieva ha generato, come ovvio che sia, un vero e proprio terremoto sportivo, mediatico, e istituzionale. Le sorti della fuoriclasse di Kazan, ancora tra l’altro minorenne, sono appese a un filo, pronto purtroppo a spezzarsi da un momento all’altro. Ma in attesa di conoscere il destino della pattinatrice, il Comitato Olimpico Russo sta cercando di rattoppare i danni, chiedendo di conservare l’oro conquistato nella gara a squadre. A dare la notizia è stata insidethegames, ovvero la testata che ha lanciato lo scoop rendendo noto al pubblico tutto il caso.

Ma facciamo un passo indietro. Come ormai sappiamo dalla conferma dell’International Testing Agency (ITA) Valieva ha fornito il 25 dicembre durante i Campionati Nazionali di San Pietroburgo un campione contenente una sostanza proibita, la trimetazidina. Il risultato è stato poi confermato da un laboratorio di Stoccolma accreditato con l’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) lo scorso 8 febbraio, proprio il giorno della premiazione della gara a squadre, motivo che ha portato al rinvio della cerimonia.

La partecipazione del talento alla gara individuale femminile, pianificata il prossimo 15 e 17 febbraio è quindi in bilico, e dipenderà da un’eventuale sospensione provvisoria. Il destino della prova a squadre invece sarà di competenza della RUSADA (agenzia antidoping russa) che tratterà della possibile violazione antidoping.

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Il Comitato Olimpico russo in tal senso ha espresso il proprio punto di vista in una nota, facendo perno sul regolare svolgimento di tutto il team event, vinto in modo equo: “Dato che il campione positivo dell’atleta non è stato prelevato durante i Giochi Olimpici, i risultati dell’atleta e i risultati dell’evento a squadre durante i Giochi Olimpici non sono soggetti a revisione automatica – si legge – Il Comitato olimpico russo sta adottando misure globali per proteggere i diritti e gli interessi dei membri del team ROC e per mantenere la medaglia d’oro olimpica vinta in una competizione leale. Il ROC presuppone inoltre che verrà condotta un’indagine completa per determinare tutte le circostanze legali e di fatto pertinenti di ciò che è accaduto“.

Kamila Valieva, dovrà quindi attendere ancora alcune ore per poter scoprire quale sarà il suo futuro. Proprio per questo motivo la Federazione russa, la FFKKR, in aggiunta a quanto scritto dal ROC ha voluto lasciare una propria dichiarazione: “La Federazione russa di pattinaggio di figura non ha dubbi sull’onestà e la purezza del suo atleta, farà ogni sforzo per chiarire le circostanze dell’incidente e fornire all’atleta l’assistenza e il supporto completi necessari.

Foto: LaPresse