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Pattinaggio Artistico

Pattinaggio artistico: Daniel Grassl unica carta da medaglia per Milano Cortina 2026? Un diamante da non disperdere

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Le Olimpiadi Invernali di Pechino 2022 sono ormai terminate. Nel pattinaggio di figura italiano adesso è tempo di riorganizzarsi, per non arrivare impreparato tra quattro anni ai Giochi Olimpici casalinghi di Milano Cortina 2026, un evento che potrebbe regalare alcune, storiche, soddisfazioni al nostro Paese, pronto a puntare tutto su Daniel Grassl.

Sì perché in attesa di scoprire quale sarà il futuro di Charlène Guignard-Marco Fabbri, i quali hanno già annunciato che proseguiranno con l’attività analizzando il da farsi stagione dopo stagione, quello dell’altoatesino è in assoluto il nome più papabile ad oggi per una medaglia, soprattutto dopo quanto sfoggiato proprio nella Capitale cinese ormai dieci giorni fa, conquistando una insperata quinta posizione a seguito di un secondo segmento di gara da capogiro, impreziosito da tre quadrupli – lutz, flip e rittberger combinato con euler/triplo salchow – e da una costante crescita sotto il profilo artistico.

Sulla carta l’allievo di Lorenzo Magri ha tutto il necessario per compiere l’impresa: grande padronanza tecnica, dimestichezza sempre più spinta nelle componenti del programma e una buona strategia di gara. Inoltre l’azzurro ha più volte dichiarato l’obiettivo di voler confezionare un libero con soli salti quadrupli, fattore che farebbe impennare e non poco il riscontro nel primo punteggio, al momento fondamentale (citofonare Nathan Chen) per puntare veramente in alto.

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Da oggi dunque per Daniel si apre un nuovo cammino. Un cammino non semplice, pieno di insidie, pieno di ostacoli ma, al contempo, entusiasmante, da compiere a piccolissimi passi, imponendosi sempre di più in ambito europeo, approfittando con il killer instinct della crisi del settore maschile in Russia e rosicchiando sempre più posizioni in classifica in ambito intercontinentale, magari trascinando gli altri due talenti della truppa Matteo Rizzo e Gabriele Frangipani, per motivi diversi sempre più competitivi. Che l’Italia si tenga stretto Daniel Grassl, bene prezioso da preservare.

Foto: LaPresse