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Ciclismo, presentato al Senato un nuovo disegno di legge: “Disposizioni in materia di tutela della sicurezza dei ciclisti”

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E’ stato presentato quest’oggi al Senato della Repubblica il progetto di legge che prevede alcuni interventi al codice della strada. Il provvedimento ha come primo firmatario il senatore Marco Perosino. Quest’ultimo ha rilasciato in merito come riporta il portale della Federazione Ciclistica Italiana: “In passato ci sono stati tanti tentativi, non andati in porto. Questa volta ci proviamo con più forza.”

All’incontro, presso la Sala Nassirya del Senato, vi erano anche il capogruppo al Senato di Forza Italia, on. Anna Maria Bernini, l’on. Giusy Versace, l’on. Mauro Coltorti, presidente della Commissione lavori pubblici del Senato, il presidente della Federazione Ciclistica Italiana Cordiano Dagnoni e il presidente del CR Piemonte Massimo Rosso. Intervenuti anche Paola Gianotti e Marco Cavorso, da tempo impegnati nella campagna di sicurezza “Io rispetto il ciclista”.

Le modifiche più importanti sono due. La prima riguarda l’inserimento di domande legate alla mobilità ciclistica nei quiz per il rilascio della patente, la seconda è l’obbligo di distanza minima di 1,5 metri in fase di sorpasso.

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Il presidente Dagnoni ha ricordato in merito: “Sulla sicurezza dei ciclisti ci sono numeri drammatici ed è doveroso lavorare. E’ da tempo che se ne parla e speriamo che presto questa proposta possa diventare legge. Il ciclismo, in Italia, ha avuto un vero e proprio boom soprattutto in occasione del pandemia. Secondo una recente analisi Nielsen siamo il terzo sport più praticato, dietro palestre e running. Abbiamo più del doppio dei praticanti del calcio. E’ necessario formare una cultura del rispetto attraverso l’educazione stradale, cominciando dai più piccoli. Ringrazio i promotori di questo disegno di legge e tutti coloro che portano avanti iniziative di sensibilizzazione. Insieme possiamo cambiare le cose”.

Non è mancato il parere del capogruppo Forza Italia al Senato, on. Anna Maria Bernini. “Sono orgogliosa che il ciclismo sia entrato in Senato. La sicurezza del ciclista si fonda su un rapporto di reciproco rispetto e questo testo presuppone proprio zone di mutuo rispetto per coloro che vanno in strada. Il codice attuale dimostra che l’Italia non è un Paese per ciclisti, quindi la prima cosa da fare è sanare i buchi, e per questo motivo dobbiamo farne un provvedimento condiviso”.

Foto: Federazione Ciclistica Italiana