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Basket, Qualificazioni Mondiali 2023: Italia, una visione in chiaroscuro. Del futuro non v’è certezza

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Due sono le certezze per l’Italia in queste qualificazioni per i Mondiali 2023. Una si lega direttamente ai risultati con l’Islanda della settimana appena trascorsa, l’altra è in realtà, paradossalmente, un’incertezza legata al calendario futuro della manifestazione. Ma andiamo con ordine.

A Hafnarfjordur, è fatto abbastanza chiaro, gli azzurri sono stati letteralmente travolti dall’ondata Hlinason, un centro possente e di livello europeo già comprovato, in grado di far danni contro lunghi dalle caratteristiche troppo diverse come quelli italiani. Una serata da antologia ha fatto il resto, e solo l’orgoglio di una Nazionale non in serata, ma sempre in grado di rimboccarsi le maniche, ha portato al doppio overtime senza però concretizzare una partita finita sui binari sbagliati fin dal secondo quarto.

Quella difesa che non era stata particolarmente in vista il giovedì si è vista meglio, invece, nella domenica del PalaDozza. In maniera un po’ particolare, però, perché di fatto è stato Alessandro Pajola il vero re nella metà campo azzurra: il tutto anche in ragione di ritmi particolarmente elevati visti soprattutto nei primi minuti. In sostanza, un’accettazione dell’alto ritmo, con poca difesa e tanto attacco, pur di togliere la risorsa Hlinason all’Islanda, che però ha trovato Fridriksson in grande spolvero. Dopo 18 minuti, però, l’opposizione islandese è stata meno incisiva e gli azzurri hanno potuto controllare con buona facilità, aiutati da un Amedeo Della Valle finalmente davvero incisivo.

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Ed è proprio lui l’uomo che ha cambiato letteralmente faccia tra le due partite: tanto impalpabile nell’una, tanto decisivo nell’altra, senza troppi giri di parole, ritornando a quel livello da MVP del campionato italiano cui ci aveva abituato. E s’è anche rivisto un Nico Mannion versione a tratti deluxe. Parliamo di un giocatore che, dallo scorso luglio, ne ha passate di tutti i colori, e che forse solo ora sta riprendendosi quel tracciato giusto per la sua carriera.

Cosa succederà ora? In teoria, la prossima finestra prevede Olanda e Russia. In teoria. Perché se degli olandesi non v’è dubbio di andare a incontrarli in trasferta, sulla questione russa c’è ancora molto, se non tutto, da scrivere da parte della FIBA nei prossimi mesi. Il tutto, probabilmente, anche a seconda di come si evolverà la guerra in Ucraina, che ha già portato molte federazioni a intervenire in maniera dura (sul quanto c’è una piuttosto ampia variabilità). In qualunque caso, per l’Italia la strada verso Filippine-Giappone-Indonesia sarà impervia, visto che oltre alle vittorie della prima fase saranno necessarie anche quelle della seconda ancor più rispetto al ciclo 2017-2019.

Credit: Ciamillo