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Salto con gli sci

Salto con gli sci, Tournée dei 4 trampolini Innsbruck 2022. Il Bergiselschanze è la tappa cruciale della Tournée

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Innsbruck sarà la terza tappa della Vierschanzentournee per la sessantaseiesima volta. Fanno eccezione quattro edizioni: nella quinta (1956-57), nella decima (1961-62) e nell’undicesima (1962-63) fu il secondo appuntamento, mentre nella ventesima (1971-72) recitò una tantum il ruolo di evento inaugurale. Il Bergiselschanze prende il nome dalla collina che sovrasta la parte meridionale del capoluogo del Tirolo, appunto il Monte Isel. Fra i quattro trampolini della Vierschanzentournee è quello con la storia più ricca di grandi eventi, ma anche più tormentata e persino più tragica (seppur per ragioni non legate al salto con gli sci).

A Innsbruck il primo trampolino venne edificato in previsione dei Mondiali di sci nordico 1933. L’impianto però cadde rapidamente in disuso, divenendo inutilizzato subito dopo la fine della manifestazione. Nel 1941, durante un torneo giovanile di calcio, i giocatori delle squadre SV Villingen e SV Innsbruck visitarono la struttura ormai fatiscente. Disgraziatamente si verificò un crollo, che causò 4 morti e svariati feriti. La sciagura spinse a demolire totalmente ciò che rimaneva della costruzione. Terminata la seconda guerra mondiale si decise di erigere nuovamente l’impianto seguendo lo stesso progetto del 1930. Anche questo secondo Bergiselschanze ebbe vita breve, poiché venne abbattuto e sostituito da un più moderno trampolino in vista dei Giochi olimpici invernali del 1964.
Le Olimpiadi vennero poi ospitate da Innsbruck anche nel 1976, mentre nel 1985 la città fu il palcoscenico della gara su Large Hill dei Mondiali di sci nordico nominalmente assegnati a Seefeld.

Nel dicembre del 1999 il luogo fu teatro di una nuova tragedia. Al termine di un’esibizione di snowboard una folla sproporzionata confluì verso una delle uscite dello stadio e si venne a creare il caos. Cinque ragazze, tutte comprese tra i 14 e 21 anni, morirono schiacciate nella calca. Altri spettatori rimasero gravemente feriti cadendo in una scarpata a causa del cedimento di una rete di sicurezza ormai vetusta. Il complesso venne quindi nuovamente ristrutturato all’inizio del XXI secolo per festeggiare degnamente la cinquantesima edizione della Tournée, assumendo l’attuale conformazione (K120/HS130) e soprattutto diventando uno dei simboli della città di Innsbruck grazie alla sua particolare architettura a forma di serpente. Dunque, fra i quattro trampolini della Tournée, il Bergiselschanze è stato teatro del maggior numero di gare esterne alla manifestazione in cui sono state assegnate medaglie. Si contano infatti 2 edizioni dei Giochi olimpici (1964, 1976) e 3 dei Campionati Mondiali di sci nordico (1933, 1985, 2019). Curiosamente però è al tempo stesso il trampolino ad avere ospitato il minor numero di competizioni valevoli per la Vierschanzentournee. Infatti nel gennaio 2008 l’evento venne cancellato – e recuperato a Bischofshofen – a causa delle proibitive condizioni atmosferiche.

https://www.oasport.it/2022/01/classifica-tournee-4-trampolini-2022-kobayashi-in-testa-dopo-oberstdorf-ma-i-primi-5-sono-molto-vicini/

INCIDENZA SULLA TOURNEE
In 34 occasioni (50,0%) chi si è imposto in Tirolo si è poi aggiudicato il successo nella Tournèe, mentre in 53 casi (77,9%) casi la vittoria finale è andata a un atleta salito sul podio. Questo significa che Innsbruck è la tappa il cui vincitore ha la più alta percentuale di successi nella classifica generale della Tournée. La tendenza recente conferma quella storica, perché se guardiamo all’ultimo decennio chi ha primeggiato a Innsbruck ha poi conquistato la Tournée 5 volte (50%), mentre in 8 anni su 10 (80%) il vincitore è stato uno degli atleti capaci di chiudere nella top-three. Inoltre va rimarcato come, con l’avvento del XXI secolo, questa gara si sia sovente rivelata il crocevia della Tournée, perché spesso ha indirizzato in maniera decisa la classifica generale verso un determinato atleta.

VINCITORI
Sinora nell’ambito della Vierschanzentournee 55 differenti saltatori in rappresentanza di 11 diversi movimenti hanno ottenuto almeno un successo sul Monte Isel. Il norvegese Bjørn Wirkola (1967, 1969, 1970), il finlandese Matti Nykänen (1983, 1985, 1988), l’austriaco Andreas Goldberger (1993, 1994, 1996) e il giapponese Kazuyoshi Funaki (1995, 1997, 1998) hanno conquistato 3 vittorie a testa.

Fra i saltatori in attività, sono in sette (più uno) a essersi già fregiati di almeno una vittoria a Innsbruck. Uno di loro però sul vecchio Bergiselschanze:
2 – STOCH Kamil (POL) [2018, 2021]
1 – KASAI Noriaki (JPN) [1999°]
1 – FREITAG Richard (GER) [2015]
1 – PREVC Peter (SLO) [2016]
1 – TANDE Daniel Andre (NOR) [2017]
1 – KOBAYASHI Ryoyu (JPN) [2019]
1 – LINDVIK Marius (NOR) [2020]
° Vittoria ottenuta sulla precedente versione del trampolino.
A essi va aggiunto Markus EISENBICHLER, impostosi nella gara dei Mondiali 2019. Al riguardo va rimarcato un dato interessante. Nel XX secolo chi ha conquistato una medaglia d’oro in un grande appuntamento disputato sul Bergiselschanze, ha anche primeggiato almeno una volta nell’ambito della Tournée. Dunque, per il bavarese, come si suol dire “Se son rose, fioriranno”?

Guardando alla Tournée, la Finlandia resta la nazione più vincente in assoluto sul Bergiselschanze a dispetto della cronica crisi che attanaglia da tempo il Paese nordico. Addirittura va rimarcato come l’unico successo sinivalkoinen in Coppa del Mondo dal 2011 a oggi sia arrivato proprio qui, seppur in maniera estremamente fortunosa, grazie ad Anssi Koivuranta nel 2014. Quell’affermazione ha permesso al movimento suomalainen di tornare solitario al comando della graduatoria assoluta:
14 – FINLANDIA
13 – AUSTRIA
13 – NORVEGIA
12 – GERMANIA (All-Inclusive)
6 – GIAPPONE
4 – UNIONE SOVIETICA*
3 – SLOVENIA (di cui 1 come Jugoslavia)
3 – POLONIA
1 – CECOSLOVACCHIA
1 – SVEZIA
Nonostante le gare disputate siano 68, sono accreditati 70 successi. Questo perché vi sono ben due ex aequo. Il primo datato 1956 con il sovietico Koba Zakazde e il tedesco dell’est Harry Glaß. Il secondo nel 1982 con il norvegese Per Bergerud e il tedesco dell’est Manfred Deckert.
* Va rimarcato come i successi sovietici non possano in questo caso essere interamente assimilati a quelli russi proprio in virtù della citata vittoria di Zakadze, atleta in tutto e per tutto georgiano, nazione oggi indipendente, ma all’epoca parte integrante dell’Urss.

PODI
Finora 130 differenti saltatori in rappresentanza di 14 diversi movimenti sono saliti almeno una volta sul podio. Il tedesco Jens Weißflog guida la graduatoria individuale, avendone conquistati ben 9.
Fra gli atleti in attività, questo è il bilancio complessivo dei podi raccolti in quel di Innsbruck:
1-0-4 (5) – KASAI Noriaki (JPN) [1993°, 1994°, 1999°, 2001°, 2015]
2-1-1 (4) – STOCH Kamil (POL) [2013, 2014, 2018, 2021]
0-2-2 (4) – AMMANN Simon (SUI) [2007, 2010, 2014, 2015]
1-1-1 (3) – TANDE Daniel Andre (NOR) [2017, 2018, 2020]
0-2-0 (2) – KRAFT Stefan (AUT) [2015, 2019]
0-1-1 (2) – KUBACKI Dawid (POL) [2020, 2021]
1-0-0 (1) – FREITAG Richard (GER) [2015]
1-0-0 (1) – PREVC Peter (SLO) [2016]
1-0-0 (1) – KOBAYASHI Ryoyu (JPN) [2019]
1-0-0 (1) – LINDVIK Marius (NOR) [2020]
0-1-0 (1) – FREUND Severin (GER) [2016]
0-1-0 (1) – JOHANSSON Robert (NOR) [2017]
0-1-0 (1) – LANISEK Anze (SLO) [2021]
0-0-1 (1) – TAKEUCHI Taku (JPN) [2012]
0-0-1 (1) – KLIMOV Evgeny (RUS) [2017]
0-0-1 (1) – WELLINGER Andreas (GER) [2018]
° Podio ottenuto sulla vecchia versione del trampolino.
A essi vanno aggiunti i tedeschi Markus EISENBICHLER e Karl GEIGER, nonché lo svizzero Killian PEIER, rispettivamente primo, secondo e terzo nella gara dei Mondiali 2019.

Il movimento che ha raccolto più podi è quello tedesco (40), divisi però tra Germania Est, Germania Ovest e Germania unita. Pertanto, se si parla di nazioni in senso stretto, l’Austria è quella con più piazzamenti nelle prime tre posizioni, avendone conquistati 39. A seguire la graduatoria completa:
40 (12-16-12) – GERMANIA (All-inclusive)
39 (13-12-14) – AUSTRIA
36 (14-11-11) – FINLANDIA
30 (13-8-9) – NORVEGIA
13 (6-0-7) – GIAPPONE
12 (3-5-4) – POLONIA
9 (1-4-4) – REP.CECA (di cui 6 come Cecoslovacchia)
8 (0-5-3) – SVIZZERA
6 (3-2-1) – RUSSIA (di cui 5 sotto bandiera sovietica)
5 (3-2-0) – SLOVENIA (di cui 1 come Jugoslavia)
2 (1-0-1) – SVEZIA
2 (1-1-0) – GEORGIA (sotto bandiera sovietica)
2 (0-0-2) – UCRAINA (sotto bandiera sovietica)
1 (0-0-1) – CANADA
Nonostante siano stati ottenuti sotto bandiera sovietica, i podi di Koba Zakadze (georgiano) e di Anatoly Zeglanov (ucraino) non possono essere assimilati al movimento russo.

Foto: La Presse