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Matteo Berrettini: “Ho vinto perché lo volevo di più: potevo chiudere in 3 set. Fiducioso per gli ottavi”

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Matteo Berrettini si è inventato un’autentica magia agli Australian Open 2022, sconfiggendo Carlos Alcaraz in un tiratissimo incontro di terzo turno. Si trattava di una partita decisamente ostica e il tennista italiano partiva con gli sfavori del pronostico contro il lanciatissimo spagnolo, ma il romano si è decisamente superato sul cemento outdoor di Melbourne e si è imposto col punteggio di 6-2, 7-6(3), 4-6, 2-6, 7-6(5), conquistando una magnifica vittoria che lo proietta verso gli ottavi di finale del primo Slam della stagione.

Il 25enne ha confezionato una delle partite più belle della sua carriera e ha avuto la meglio sul giovane iberico, riuscendo ad arginare i muscoli e la potenza dell’avversario grazie alla sua classe, alla lucidità tecnica e alla sagacia tattica. Il confronto si è deciso al super tie-break: vince chi arriva per primo a dieci punti col doppio vantaggio. Il numero 7 al mondo è stato abile a portarsi sul 7-5, poi ha strappato un mini-break al rivale e sul doppio fallo del rivale ha potuto festeggiare. Il romano vola così agli ottavi di finale, dove incrocerà lo spagnolo Pablo Carreno-Busta. 

Matteo Berrettini ha analizzato la sua prestazione durante la conferenza stampa: “Ho detto a me stesso, colui che avrebbe vinto il match era quello che lo voleva di più, immagino che io lo volevo di più. Ho detto a me stesso di essere pronto; alla fine si tratta di provare, lottare e fare la cosa giusta. Penso che questo abbia fatto la differenza. Sono un giocatore che gioca parecchi tie-break, che gioca punti importanti ed è importante per me giocarli aggressivo, facendo le cose e giuste sentendomi in fiducia. È stata una partita di livello molto alto che stavo dominando in termini di punteggio; se quella risposta sul 4-3 15-30 del terzo set non fosse uscita di due millimetri magari staremo parlando di una partita vinta in tre set. Ma il tennis è così, lui è stato bravo a rimanere agganciato al match e a sfruttare le possibilità che un po’ gli ho concesso io e un po’ si è preso lui”.

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L’azzurro ha proseguito: “Non ho molti segreti. Sono un giocatore aggressivo che si basa molto su servizio e dritto e che prova a mettere in difficoltà l’avversario. Avevo studiato Carlos, avevo capito cosa gli piace fare, mi aspettavo una partenza forte, così come è stata. Nei primi due game, infatti, ho annullato palle break però li ho tenuto duro mi sentivo bene, sentivo che stavo colpendo la palla bene. Infatti sono andato avanti set e break, poi è stato bravo lui a piazzare il break. La partita l’avevamo preparata bene in tutti i sensi. Lui mi ha sorpreso. È migliorato molto al servizio soprattutto sulla prima. Poi sapevo che risponde molto bene, è aggressivo e che si muove bene. Al servizio molte volte mi ha annullato momenti importanti con la prima”.

In vista della sfida contro Carreno Busta: “Siamo nel tour da diversi anni, lui più di me. Ci siamo allenati insieme una volta ma non abbiamo mai giocato una partita vera. Sarà un match interessante, è un giocatore solido, ama giocare in Australia e ama farlo sul duro, anche se molti pensano che sappia giocare meglio sulla terra. È un match di quarto turno e si tratta sempre di match complicati ma sono fiducioso“.

Foto: Lapresse