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Dakar 2022, sesta tappa moto: Sanders vince, Sunderland guida la generale. Petrucci cade, percorso accorciato di 300 km

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La Dakar 2022 rischia la cancellazione a causa di un presunto attacco terroristico. Il ministro degli esteri francesi ha già comunicato che si sta valutando la sospensione del rally raid più prestigioso, importante e impegnativo al mondo. Nel frattempo si è comunque disputata la sesta tappa, la seconda ad anello di questa edizione: partenza e arrivo a Riyadh (proprio come ieri). Le moto erano chiamate ad affrontare un percorso di 404 km di speciale e 216 km di trasferimento, ma i piani sono saltati poco dopo la partenza.

Il tracciato nel deserto dell’Arabia Saudita era infatti segnato pesantemente dai solchi lasciati ieri da auto e camion, rendendo la corsa estremamente pericolosa per i centauri. Gli organizzatori di ASO hanno dunque deciso di interrompere la tappa e di convalidare la classifica con i tempi fatti registrare al 101mo chilometro. Il problema, però, è che a quell’altezza non era previsto un rilevamento cronometrico ufficiale e dunque si è dovuti andare a ripescare i responsi dei GPS, generando un notevole ritardo nell’elaborazione delle graduatorie.

L’australiano Daniel Sanders ha vinto la frazione, conquistando il suo terzo sigillo parziale in questa edizione dopo essersi imposto nel prologo e nella prima tappa. L’alfiere della GasGas, già quarto lo scorso anno al suo esordio nella competizione, ha preceduto di 2’26” il compagno di squadra Sam Sunderland. Il britannico resta al comando della classifica generale con 2’39” di vantaggio sull’austriaco Matthias Walkner (il centauro della Red Bull ha perso dieci secondi nei confronti dell’avversario diretto nella giornata odierna, terzo al traguardo) e 5’35” proprio su Sanders.

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Il francese Adrien van Beveren ha perso 4’10” dal vincitore di giornata e ora il francese della Yamaha è quarto in graduatoria a 7’43” da Sunderland: salvo clamorosi ribaltoni, saranno questi quattro piloti a contendersi il successo finale, visto che il cileno Pablo Quintanilla (Honda) è quinto a 17’44” (oggi quarto a 3’15”, quattro secondi meglio dello statunitense Ricky Brabec, suo compagno di scuderia).

Danilo Petrucci, splendido vincitore della tappa di ieri (primo ex pilota della MotoGP a imporsi alla Dakar), è partito per primo, ma è caduto dopo soltanto tre minuti di gara. Il ternano è riuscito a rimontare in sella, ma la sua giornata si è rivelata decisamente complicata e ha così concluso in 40ma posizione, con un ritardo di 12’44” (in classifica generale è 116mo a oltre 19 ore, a causa anche di una penalizzazione di 11 ore). Domani è previsto l’unico giorno di riposo, si ripartirà domenica 9 gennaio con la settima tappa: 402 km di speciale e 299 km di trasferimento tra Riyadh e Al Dawadimi.

Photo LiveMedia/Eric Vargiolu