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Ciclismo, Edoardo Affini: “Voglio vincere, una tappa al Giro d’Italia sarebbe il massimo”

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Tre podi al Giro d’Italia 2021, con la vittoria sfiorata in più occasioni. In questo nuovo anno Edoardo Affini vuol sicuramente cambiar passo ed alzare le braccia al cielo, è l’obiettivo prefissato dall’uomo della Jumbo-Visma che è stato intervistato dalla Gazzetta di Mantova.

Il suo programma: “Debutterò alla Vuelta Valenciana, dal 2 al 6 febbraio. Dal 20 al 26 sarò impegnato allo UAE Tour, negli Emirati. Questo mi impedirà di essere presente alla prima delle Classiche sulle pietre, la Omloop Het Nieuwsblad. Andrò alla Tirreno-Adriatico, anche se mi spiace che si parli di un finale diverso dalla tradizionale crono individuale di San Benedetto del Tronto”.

Poi occhi sulle classiche: “Quest’anno al Nord avrò un programma più leggero, in funzione del fatto che la squadra si è rafforzata per le gare di un giorno e ci sarà quindi un maggiore turnover, per evitare di spremere i suoi corridori ed essere sempre più protagonista. Così, salterò la E3 Harelbeke e la Dwars door Vlaanderen concentrandomi su Milano-Sanremo, Gent-Wevelgem e Giro delle Fiandre. Fino alla Parigi-Roubaix, che però arriverà a sole tre settimane dal via al Giro d’Italia, la corsa a tappe a cui dovrei essere destinato”.

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Gli obiettivi: “Alzare le braccia. Non importa che sia una crono oppure no, dove magari le mani nemmeno si staccano dal manubrio, ciò che vorrei è che arrivasse quel successo che inseguo da più di due anni. Una tappa al Giro d’Italia sarebbe il massimo. Capisco che non sia semplice ma nel 2021 ci sono andato davvero vicino. A Verona, a maggio, credo di aver dimostrato di saperci fare anche in un arrivo di gruppo. Poi ci sono le Classiche, non tutte della stessa importanza, non tutte ragionevolmente possibili. Per questo dico che vincere alla Corsa Rosa sarebbe un premio di valore inestimabile. Ma anche quello di arrivare finalmente al titolo nazionale a cronometro“.

Foto: Lapresse