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Australian Open 2022, Matteo Berrettini e la lucidità nei momenti di difficoltà

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Matteo Berrettini è approdato con merito ai quarti di finale degli Australian Open 2022. Grazie al successo in tre set contro Pablo Carreno Busta (7-5 7-6 (4) 6-4), l’azzurro è diventato il primo italiano della storia a conquistare l’accesso ai quarti in tutti e quattro i tornei del Grande Slam.

Un percorso, finora, di grande rilievo che ha confermato qualcosa che era già emerso in precedenza. Già il 2021, infatti, era stato straordinario per la continuità di rendimento avuta e per i traguardi raggiunti: la Finale a Wimbledon e il successo nel torneo del Queen’s, cosa che nessun giocatore italiano aveva mai realizzato. Un tennista dunque che ha dimostrato di meritare a più riprese la posizione in classifica, attualmente in posizione n.6 virtuale.

Con la forza dell’accoppiata servizio-dritto, Matteo si è fatto largo nel circuito e a sostegno di ciò c’è anche un interessante studio statistico condotto dall’ATP in cui si è dimostrato che l’azzurro sia stato il migliore al servizio nel 2021 a gestire situazioni complicate e di svantaggio.

Tennis, Matteo Berrettini è stato il miglior giocatore dell’anno al servizio sotto pressione

In questo articolo, curato dalla società di statistiche Infosys, è stato catalogato il fondamentale della battuta in base a differenti situazioni di punteggio, in relazione poi alla conquista del game. In altre parole, partendo da 0-15, da 0-30, 15-30, 0-40, 15-40 e 30-40, si sono analizzate tutte le situazioni nelle quali il servizio non sia stato perso e da questo punto di vista il tennista del Bel Paese si è dimostrato eccellente.

Una qualità che si è confermata anche nel percorso a Melbourne. Spesso e volentieri, quando l’azzurro si è trovato sotto pressione ha saputo tirar fuori il meglio grazie soprattutto alla battuta. Un’arma decisiva, finora, nell’avventura di Matteo nella terra dei canguri.

Foto: LaPresse