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Marcell Jacobs: “Ripetersi alle Olimpiadi 2024 con 2 ori. Ai Mondiali vorrei mangiare gli americani. 9”80? Non ho limiti”

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Marcell Jacobs è stato grande protagonista ad Atletica TV, il canale della Federazione Italiana di Atletica Leggera. Il Campione Olimpico dei 100 metri ha parlato a ruota libera, offrendo una serie di frasi a effetto che evidenziano la sua spiccata personalità e che sono giustificate dall’eccezionale annata di cui è stato protagonista: due medaglie d’oro ai Giochi (oltre al sigillo individuale va ricordato quello con la memorabile 4×100), il trionfo sui 60 metri agli Europei Indoor, il roboante record europeo sui 100 (9.80 nella finale a cinque cerchi).

Il 27enne ha già svelato il suo sogno: “Ripetersi a Parigi 2024 con altri due ori”. Dopo i Giochi Olimpici ha preferito fermarsi, senza proseguire nei meeting di fine stagione: “Fossi arrivato secondo avrei fatto tutte le gare. E invece, tornato a Roma, ho avuto un calo di energie improvviso, più mentale che fisico”. Sugli ingiustificati attacchi ricevuti nelle ultime settimane: “Mi elogiano tutti, c’è solo un giornale che non lo fa, ma non mi tocca minimamente. Stanno rosicando e basta. Conosco tutti i sacrifici che ho dovuto fare, quello che pensano mi importa poco”.

Il bresciano si è soffermato su Usain Bolt, a cui ha lanciato un interessante guanto di sfida: “È il mio idolo, ho iniziato a fare atletica per lui, mi ha dato le motivazioni. Non ha ancora risposto alla sfida che gli ho lanciato a rubabandiera, ma posso batterlo, adesso ha messo su un po’ di pancetta…”.

Sui Mondiali 2022, che andranno in scena a Eugene (USA) a fine luglio: “Gli americani vorranno mangiarmi vivo, ma io vorrei fare lo stesso con loro“. Mirino anche sui Mondiali indoor, previsti a metà marzo a Belgrado (Serbia): “Il 6.47 dello scorso anno nei 60 è molto migliorabile, basti pensare che nella finale dei cento a Tokyo sono passato in 6.41 senza vento. Le indoor non sono la mia specialità preferita però arriverò a Belgrado per dare il massimo e trovare il giusto feeling. È ai Mondiali di Eugene, in luglio, che voglio essere al 110% e sono sicuro che ci arriverò con tutta la determinazione del mondo. Non ho smesso di avere fame, corro per portare a casa tanti altri risultati. Adesso che ho raggiunto il sogno dell’oro olimpico, tutto quello che viene dopo è divertimento”.

Marcell Jacobs è misterioso quando gli si chiede quale tempo può avere nelle gambe: “Il mio 9.80? È di nuovo alla portata. Ma non dico quanto farò per non pormi limiti”. “In inverno faremo dieci-dodici gare considerando batterie e finali”, informa coach Camossi. “Torneremo in Italia a fine gennaio dopo un mese di raduno a Tenerife”.

Un po’ di domande che esulano dall’atletica. Su Lewis Hamilton: “Quando l’ho incontrato era quasi più onorato di me, non aveva mai toccato una medaglia d’oro olimpica. Adesso ci commentiamo le foto su Instagram, è quasi un mio caro amico”. Su LeBron James: “È il mio terzo mito sportivo con Usain e Lewis, anche lui si è costruito tutto da solo, arrivando dalle difficoltà”. Su Sharon Stone incontrata a Dubai: “Devo ammettere che non avevo mai visto un suo film, fosse stata Angelina Jolie l’avrei riconosciuta più facilmente…”. Sul Festival di Sanremo: “Non mi hanno ancora invitato”. Sulla mancata nomination ai World Athletics Awards: “Non ricordavo esistesse questo premio, sono rimasto un po’ amareggiato ma mi importa poco, contano i fatti: ho due medaglie d’oro dentro casa”.

Foto: Lapresse