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Basket, Gianni Petrucci tra guerra all’Eurolega, minacce di squalifiche in chiave Nazionale e paragoni forzati

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Esplode, dopo il Consiglio Federale, e stavolta su tutta la stampa sportiva nazionale, la polemica tra Gianni Petrucci e l’Eurolega. Che stavolta si inserisce nella situazione, diventata improvvisamente piuttosto critica già solo dopo due partite, delle qualificazioni ai Mondiali, che hanno visto l’Italia perdere (non bene) in Russia e soffrire (anche peggio) con l’Olanda di Maurizio Buscaglia.

Il numero 1 della FIP, secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, avrebbe dato mandato a Salvatore Trainotti, dg del Settore Squadre Nazionali, di dialogare con le singole società. Sue dichiarazioni al Corriere dello Sport riportano invece come ci dovrà essere dialogo tra Meo Sacchetti ed Ettore Messina, che allena Milano. La quale ha sei giocatori azzurri utili: Datome, Melli, Ricci, Alviti, Biligha e (in attesa della sentenza del TNA) Moraschini.

Il criterio che verrà utilizzato, almeno a parole (Gazzetta), è quello del buonsenso. In altri termini, si tratterebbe della seguente situazione: se i giocatori di Milano (e anche il trio Spissu-Polonara-Fontecchio) avranno in maniera pressoché contemporanea l’Eurolega da disputare, non saranno posti problemi, altrimenti dovranno rispondere a eventuale convocazione, pena squalifiche. Petrucci cita al Corriere dello Sport l’esempio della Champions League, che però è paragone di tipo estremamente forzato, dato che nel calcio quando ci sono le Nazionali i club si fermano, mentre l’attuale Eurolega questo non lo fa più, il che ha generato una guerra con la FIBA che dura ormai da oltre un lustro.

Il tutto sull’altare di una qualificazione ai Mondiali, con riflessi sulle Olimpiadi, che vive già il suo momento tortuoso. La prossima fermata è con l’Islanda il 24 febbraio, in trasferta, con partita sempre contro gli islandesi in casa il 27 febbraio. Nell’idea, in sostanza, questa sarebbe la volta in cui i giocatori di Eurolega dovrebbero unirsi agli altri. Questo sulla base di episodi simili visti all’estero, con qualche selezione nazionale che ha iniziato a chiamare, nei limiti del possibile, coloro che disputano la massima competizione per club europea.

Il tutto, fra l’altro, sull’altare di un’ulteriore situazione: sono tempi duri per Euroleague Basketball, con Jordi Bertomeu che uscirà di scena il 30 giugno prossimo, sfiduciato dagli stessi proprietari dei club in ragione di alcune ombre sulla sua gestione.

Questo sarà il passo dell’ultimo comunicato relativo al Consiglio Federale che aprirà tante discussioni: “Il Consiglio Federale ritiene intollerabile l’arrogante pretesa di Eurolega di imporre divieti ad organismi internazionali quali il CIO, che annovera 205 Comitati nazionali, e la FIBA con cui organizza i Giochi Olimpici. Considerato che le qualificazioni al Mondiale 2023 danno accesso alla prossima edizione dell’Olimpiade, per le convocazioni degli atleti la FIP applicherà le regole previste dallo Statuto e dai regolamenti federali non tralasciando, come sempre, l’applicazione del buon senso nelle diverse situazioni“.

Credit: Ciamillo