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Atletica, come sta Larissa Iapichino? Annunciata la data del rientro: “Mi ributto nella gabbia dei leoni. Le Olimpiadi…”

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Larissa Iapichino ha passato sei mesi difficili dopo l’infortunio alla caviglia rimediato ai Campionati Italiani Assoluti: era fine luglio, a Rovereto dovette fare i conti con un problema fisico che le impedì di partecipare alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Va ricordato che poco prima la toscana aveva cambiato l’allenatore e aveva deciso di affidarsi al papà Gianni Iapichino, che in passato aveva allenato anche la mamma Fiona May.

La figlia d’arte è tornato a parlare ai microfoni del canale federale Atletica Tv e ha annunciato la data del suo ritorno in gara: 22 gennaio ad Ancona, proprio sulla pedana in cui lo scorso inverno saltò 6.91 metri, eguagliando il record italiano al coperto della madra e timbrando il primato mondiale under 20 nel salto in lungo. Dopo il debutto del 22 gennaio, Larissa sarà di nuovo in pedana ad Ancona ai Campionati Italiani juniores e promesse del 5-6 febbraio, poi incontrerà le avversarie internazionali alla Copernicus Cup di Torun, in Polonia, il 22 febbraio, quindi salterà nuovamente ad Ancona agli Assoluti indoor nel weekend del 25-27 febbraio. Quattro gare per prepararsi ai Mondiali indoor di Belgrado, in programma dal 18 al 20 marzo.

L’azzurra ha puntualizzato: “Ho visto le Olimpiadi di Tokyo in tv: in particolare gli ori di Tamberi, di Jacobs e della staffetta mi hanno fatto perdere almeno dieci anni di vita ognuno. Nel 2022 vedrete un’atleta con tanta voglia di fare, di divertirsi e di migliorarsi“. La 19enne ha poi proseguito: “In questo periodo ho fatto tanta fisioterapia, ho vissuto gli amici e l’estate della maturità, ho cominciato il percorso universitario in Giurisprudenza a Firenze e quando mi sono rimessa in sesto. Ho ricominciato gli allenamenti con papà“.

Larissa Iapichino ha raccontato l’amarezza per non essere andata in Giappone quest’estate: “Rinunciare alle Olimpiadi è stata dura, soprattutto nei primissimi giorni dopo l’infortunio, poi mi sono detta che piangersi addosso non avrebbe avuto senso. È stato uno dei momenti più difficili della mia carriera ma ho cercato di viverlo con il massimo della serenità. La prima cosa che voglio fare è tornare in pedana per divertirmi. Belgrado, e poi i Mondiali di Eugene, gli Europei di Monaco di Baviera: non vedo l’ora di potermi confrontare con le big, di buttarmi nella gabbia dei leoni, magari anche di prendere batoste, che sono spesso positive”.

Ci sia proietta già verso le Olimpiadi di Parigi 2024:È la mia città preferita anche se non ci sono ancora mai stata: mi sono promessa di andarci per la prima volta nel 2024. Per scaramanzia, non so ancora se come spettatrice o come atleta. Sarà un anno bellissimo, anche gli Europei in casa, a Roma. Non devo aspettare un quadriennio, quindi l’opportunità mancata di Tokyo non mi pesa così tanto. Per l’Italia è stata un’edizione memorabile, storica. Questi ori hanno portato tantissime persone ad appassionarsi, tanti amici non sapevano nulla di atletica e hanno cominciato a farmi mille domande…”.

Foto: FIDAL COLOMBO/FIDAL