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Nuoto, pagelle Europei, 3 novembre: Michele Lamberti superstar! Martina Carraro, un bis da urlo. Orsi: campione rinato

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Pagelle Europei nuoto Kazan 3 novembre

Altra  pioggia di medaglie per l’Italia che festeggia i primi due ori europei con Martina Carraro ed una fantastica 4×50 mista maschile che ritocca addirittura il record mondiale. E’ però la giornata di Michele Lamberti che conquista due argenti individuali e un oro nella staffetta. I due giorni che cambiano una carriera. Festeggia anche Marco Orsi che sembrava al capolinea di una carriera in chiaroscuro e che si va a prendere bellissime  soddisfazioni. Ecco i voti a tutti i protagonisti della seconda giornata di gare agli Europei di Kazan.

MICHELE LAMBERTI 10: Un oro nella 4×50, due argenti nei 50 dorso e nei 100 farfalla, due record italiani nei 50 dorso, il personale nei 100 farfalla, chiuso davanti al “mostro” Milak. Fino a due giorni fa aveva vinto i criteria e un titolo italiano undici mesi prima. Le 48 ore che ti cambiano la vita e che ti fanno entrare fra i grandi del nuoto azzurro. Semplicemente straordinario.

LORENZO MORA 6.5: Un sesto posto europeo in una gara che non sempre lo ha visto protagonista non è da buttare. Se in più ci si mette il contributo mattutino alla vittoria della 4×50 mista e un tempo nei 50 dorso vicino al personale, la valutazione e più che sufficiente, in attesa di conferme dalle distanze più lunghe.

MARTINA CARRARO 9: Gestione della gara perfetta. Parte forte e arriva più forte, quanto basta per mettersi alle spalle tutte le rivali, in particolare le russe che facevano paura prima dell’atto conclusivo. Trionfare in Europa è sempre difficile, ripetersi lo è ancora di più, soprattutto quando non si è favorite. Lei c’è riuscita con il record personale. Giù il cappello ad un’agonista straordinaria.

ARIANNA CASTIGLIONI 5: Quando la strada sembra spianata per l’oro, qualcosa si inceppa nella sua mente e ancora una volta l’urlo resta strozzato in gola. Aveva tempi e potenzialità da oro, chiude al quinto posto una gara in cui non è mai riuscita a cambiare passo. E’ una delusione ma deve continuare a lavorare in vista dei Mondiali perché la condizione c’è e quando meno te l’aspetti la soddisfazione può arrivare.

LORENZO ZAZZERI 8.5: Inizia la giornata benissimo entrando in semifinale con il miglior tempo nei 50 stile, poi gestisce le energie (forse rischiando qualcosa di troppo) nella semifinale e infine spara tutte le cartucce nella frazione conclusiva della 4×50 toccando per primo in casa della Russia. Che Europeo finora per il velocista toscano!

MARCO ORSI 9: Allora ne è valsa la pena soffrire quando tutto sembrava perso, quando il fisico sembrava averlo abbandonato. Argento in staffetta ieri, finale tutt’altro che scontata nei 50 stile (che da tempo non lo vedevano protagonista) oggi e poi l’oro fantastico con la frazione a farfalla della 4×50 mista. E’ anche primatista del mondo. Il Bomber è tornato!

ILARIA BIANCHI 7: Sembra sempre sull’orlo di affondare quando affronta i 200 farfalla. Soffre, si guarda attorno, sembra quasi incredula quando si trova in testa ai 150 e alla fine si prende la terza finale europea consecutiva e, sulla carta, potrebbe anche essere la più forte di tutte. Highlander.

ALESSIA POLIERI 7: Sembra dove pagare dazio alla doppia fatica di ieri nella semifinale dei 200 farfalla e invece eccola lì, scatenata negli ultimi 50 e capace di riprendersi una finale anche in questa specialità sei anni dopo il bronzo di Netanya. Vedremo cosa saprà tirare fuori dal cappello a cilindro.

SIMONA QUADARELLA 7: Adesso la sua potenzialità è questa: un 800 a 2” dal personale poteva bastare per l’oro contro tutte ma non contro questa Kirpichnikova che sembra un’altra rispetto a tre mesi fa. Arrembante e straripante la russa, intelligente la romana che capisce subito di non poter vincere e si tiene le energie sufficienti per portare a casa un argento che non suscita l’entusiasmo dei giorni migliori ma è comunque un podio importante.

MARTINA RITA CARAMIGNOLI 6: La tedesca Gose le chiude la strada da subito per l’assalto al podio. Un po’ di contraccolpo psicologico c’è ma alla fine sono solo 2” più del personale che significa quinto posto. Non si salta di gioia ma il sorriso a denti stretti c’è.

NICOLO’ MARTINENGHI 8: Molto bene in batteria e semifinale dei 100 rana, dove affila le armi per la grande sfida a Kamminga e Shymanovich di domani. Grandissimo nella staffetta dove scava il solco decisivo fra Italia e Russia. Il primo oro è in saccoccia.

FABIO SCOZZOLI 7.5: E’ tornato il capitano! Ci mette tecnica (in partenza e in virata è ancora uno dei migliori) e cuore e si prende un’altra finale europea ad allungare una storia iniziata nel 2010. Per la medaglia è dura ma già esserci è un grande successo.

COSTANZA COCCONCELLI 7: Si va a prendere una bella finale europea nei 100 misti, cancellando le prestazioni non straordinarie della prima giornata, con due prove di spessore e domani può cercare la sorpresa, non avendo nulla da perdere.

MARGHERITA PANZIERA 7: In scioltezza vince batteria prima e semifinale poi, preparandosi bene alla battaglia di domani con Toussaint per confermare l’oro di Glasgow. E’ in forma, bella da vedere e può fare meglio. In ogni caso Tokyo è dietro le spalle.

FEDERICA TOMA: 6.5: Si va a prendere una bella semifinale europea nei 200 dorso con il record personale, poi nella fase decisiva le mancano le forze per resistere al rito delle rivali e provare a salire il gradino della finale. Altro pieno di esperienza che servirà tanto per il futuro e un 12mo posto in Europa niente male.

GREGORIO PALTRINIERI 7.5: Sessanta vasche in totale gestione, con qualche accelerazione quando si accorgeva che il ritmo era un po’ calate. Di birra in corpo ne ha, la voglia di vincere non manca mai. Il sorrisetto furbo a fine gara lascia intendere che può migliorarsi di tanto.

DOMENICO ACERENZA 8: Gara in simbiosi con il compagno di squadra. Lo prende a riferimento, si lascia guidare e migliora il personale. Per il podio c’è anche lui.

ERIKA GAETANI 6.5: Avrebbe dovuto ritoccare il personale per superare il turno e la corregionale Federica Toma. Disputa comunque una gara onesta e, se non fosse stata la terza italiana, sarebbe entrata in semifinale. Buon inizio.

ALESSANDRO MIRESSI 5.5: Non era certo qui per conquistare il podio nei 50 stile libero, gara che non ama particolarmente, tantomeno in vasca corta, però ieri in prima frazione di staffetta aveva fatto meglio, sfiorando il personale, e quel meglio gli avrebbe permesso di qualificarsi.

LEONARDO DEPLANO 7: Personale eguagliato ed è già un punto a suo favore. Avrebbe dovuto tirare giù oltre due decimi per qualificarsi alla semifinale che nei 50 stile sono tantissimi. Si dimostra sul pezzo anche nella qualificazione della staffetta mista andando a rimontare la Turchia in ultima frazione.

ALESSANDRO PINZUTI 6.5: Capita, essendo italiano, di tirare la batteria, di arrivare secondi dietro a Shymanovich a mezzo secondo dal personale e di non qualificarsi con il nono tempo assoluto per le semifinali. Il riscontro è comunque positivo.

FEDERICO POGGIO 5: Prestazione sottotono del lombardo di stanza a Imola che non trova mai il ritmo e finisce molto lontano dai migliori.

THOMAS CECCON 7: 21”99 lanciato nei 50 farfalla non gli permette di entrare in scena nella 4×50 mista del pomeriggio. Contribuisce anche lui ad un oro storico e domani potrà rifarsi nei misti.

SILVIA DI PIETRO 5: Era piaciuta ieri ma dà l’impressione dal suo rientro di non aver trovato ancora la continuità nei turni progressivi e oggi con l’ottavo posto nei 50 stile arriva un altro indizio che potrebbe fare la prova.

Foto Lapresse