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Formula 1

F1, perché sono stati penalizzati Verstappen e Bottas. Le motivazioni delle sentenze

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Cambia la griglia di partenza del GP del Qatar di F1 2021. I Commissari Sportivi, ricevuta la segnalazione del Direttore di Gara, convocati e sentiti i piloti ed i rappresentanti delle squadre, hanno considerato le seguenti questioni ed hanno determinato le seguenti decisioni. A Max Verstappen (Red Bull) per il mancato rispetto delle doppie bandiere gialle è stato cancellato il tempo sul giro fatto segnare sotto doppia bandiera gialla (1:21.282) ed è stata comminata una penalizzazione di 5 posizioni in griglia, mentre a Valtteri Bottas (Mercedes) per il mancato rispetto di una singola bandiera gialla è stata comminata una penalizzazione di 3 posizioni in griglia. Nessuna penalità per Carlos Sainz (Ferrari).

Nel primo caso i commissari hanno sentito il pilota della vettura 33 (Max Verstappen), il rappresentante del team ed hanno esaminato video, sistema di smistamento e prove telemetriche. Le doppie bandiere gialle sono state esposte al Flag point 16.6 dopo l’uscita dalla curva 16 (tuttavia il sistema luci non era abilitato). I Commissari Sportivi hanno preso atto delle motivazioni del pilota e del rappresentante della squadra per l’attenuazione della penalità, vista la mancata esposizione dei pannelli a luci gialle, di un tratto con spie luminose e di un segnale audio al conducente.

I Commissari Sportivi hanno tenuto conto d’articolo 27.1 del Regolamento Sportivo di F1, che stabilisce che il pilota deve guidare l’auto da solo e senza aiuto, dell’Appendice H del Codice, che afferma che bandiere e semafori hanno lo stesso significato (e quindi un segnale di bandiera deve essere rispettato), e dell’articolo 27.2, che richiede al conducente di osservare il Codice Sportivo Internazionale. Tale codice, all’Appendice H pone l’onere della responsabilità di rispettare la bandiera segnalata chiaramente al pilota. I Commissari Sportivi hanno esaminato le comunicazioni audio tra la squadra e il pilota e in nessun momento la squadra ha segnalato al pilota la situazione. Il pilota ha riconosciuto la presenza della vettura 10 (Gasly) sulla destra della pista. Avendo visto un’auto, è lecito aspettarsi, come lo era nel caso del pilota della vettura 55 (Sainz), che c’era un potenziale pericolo e che una bandiera gialla probabilmente era esposta e quindi occorreva intraprendere l’azione appropriata (cioè ridurre la velocità).

La penalità per il pilota della vettura 44 (Hamilton) in Austria nel 2020 ha comportato una penalità in griglia di 3 posizioni che è la consueta penalità per violazione di una singola situazione di bandiera gialla, e la penalità per il pilota della vettura 5 (Vettel) in Bahrain 2021 che ha comportato una penalità in griglia di 5 posizioni, che è la consueta penalità per violazione di una situazione di doppia bandiera: di conseguenza, gli Steward hanno ritenuto di non avere altra scelta che imporre la sanzione standard per la violazione di doppia bandiera gialla di cui sopra.

Nel secondo caso i Commissari Sportivi hanno sentito il pilota della vettura 77 (Valtteri Bottas), il rappresentante del team ed hanno esaminato video, telemetria e sistema di smistamento. Il pilota ha ammesso di non aver notato la bandiera gialla esposta al Flag Point 16.6 ed ha ammesso di non aver ridotto la velocità come richiesto nell’area della bandiera gialla, nonostante avesse notato che la vettura 10 (Gasly) era ferma sul rettilineo dei box.

Nell’ultimo caso, invece, i Commissari Sportivi hanno sentito il pilota della vettura 55 (Carlos Sainz), il rappresentante del team ed hanno esaminato video, sistema di smistamento e prove telemetriche. Il pilota ha dichiarato che, sebbene non abbia visto la bandiera gialla, ha visto la vettura 10 (Gasly) ferma a destra sul rettilineo e quindi presumeva che ci fosse la probabilità che si trovasse in un’area con bandiera gialla, quindi ha apportato una significativa riduzione di
velocità nel relativo settore. Lo hanno confermato gli Steward dalla telemetria, quindi Sainz ha rispettato le Note dell’Evento dei Direttori di Gara e l’Appendice H del Codice Sportivo Internazionale.

Foto: LaPresse