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Formula 1

F1, pagelle GP Messico 2021: Max Verstappen da 10, Hamilton impotente, Perez idolo locale

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Max Verstappen domina il Gran Premio del Messico, diciottesimo e quintultimo appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2021, e rischia di avere messo a segno un colpo notevole per la corsa al titolo iridato. Sul tracciato intitolato agli Hermanos Rodriguez di Città del Messico l’olandese centra un successo di platino, mette ko le Mercedes e ora si ritrova a +19 punti su Lewis Hamilton. Gli spunti non sono mancati dalla gara messicana, per cui andiamo a consegnare le pagelle della gara odierna. 

LE PAGELLE DEL GP DEL MESSICO 2021 – F1 

Max Verstappen (Red Bull) 10: dopo la vittoria di Austin oggi fa ancora qualcosa di migliore. Parte terzo, sfrutta il rettilineo per prendere la scia delle Mercedes, poi quello che compie in curva 1 è un vero capolavoro. Passa entrambe le Frecce Nere con una staccata imperiale e prende la vetta della gara. Da quel momento, e dopo una perfetta ripartenza dalla Safety Car, inanella 71 giri impeccabili, su un ritmo impossibile per tutti gli altri. Chiude con 16.5 secondi di vantaggio su Lewis Hamilton e ora vola a +19 punti sul rivale. Un fine settimana davvero straordinario.

Lewis Hamilton (Mercedes) 6.5: mezzo voto in più solo per avere tenuto con i denti la piazza d’onore. Per il resto una domenica da cancellare per il “Re Nero”. Al via vede rovinata la sua gara, anche, da Valtteri Bottas e, appena si rende conto che è Max Verstappen a prendere la vetta della corsa, capisce che lo vedrà solamente sul podio a fine gara. Oggi non ne ha, dopo una qualifica nella quale la W12 sembrava volare, e deve chinare il capo. A questo punto andare a rimontare sull’olandese in classifica generale sarà davvero complicata.

Sergio Perez (Red Bull) 7.5: ci prova fino all’ultimo metro, il pubblico lo sospinge, ma la seconda posizione non riesce a farla sua. Il padrone di casa per eccellenza disputa una gara di livello assoluto, la sua Red Bull lo asseconda, e tenta anche di andare a togliere il secondo posto a Lewis Hamilton. Nel caso avesse superato il campione del mondo, probabilmente, le decine di migliaia di spettatori avrebbero fatto tremare lo “Stadio del Baseball”.

Pierre Gasly (Alpha Tauri) 8: oggi è sembrato essere più la terza Red Bull, piuttosto che la prima Alpha Tauri. Chiude a 1:03 dalla vetta, ok, ma parte quarto dopo le prime fasi di gara e mantiene la posizione senza il minimo dubbio fino alla bandiera a scacchi. Tiene le Ferrari a debita distanza e conclude l’ennesima gara di spessore della sua annata. Una certezza.

Charles Leclerc e Carlos Sainz (Ferrari) 6: chiudono al quinto e sesto posto. Il monegasco taglia il traguardo a 1:21, lo spagnolo addirittura doppiato. Si confidava in un weekend messicano da protagonista per la scuderia di Maranello, ma gli esiti sono stati ben differenti. Arrivano punti importanti per superare la McLaren nel campionato costruttori, ma gli spunti positivi si chiudono qui. Ai punti, forse, Sainz disputa una gara migliore di Leclerc, ma non si va comunque oltre la sufficienza.

Valtteri Bottas 2: un disastro. Sin dal primo metro. Dalla linea di partenza fino a curva 1 sbaglia tutto quello che può sbagliare, lasciando spazio a Max Verstappen e non concedendolo a Lewis Hamilton. In curva 2-3 viene toccato da Ricciardo e finisce nelle retrovie. Da quel momento rimane imbottigliato alle spalle di Daniel Ricciardo, non riuscendo a superare l’australiano per lunghissimi giri. Chiude con il giro più veloce al secondo tentativo, ma oggi per la Mercedes è una vera sciagura.

McLaren 4: in questo caso parliamo della scuderia e non dei piloti che, entrambi, non centrano un voto alto in pagella. Lando Norris (voto 5.5) chiude al decimo posto e salva il salvabile, Daniel Ricciardo (voto 4.5) è dodicesimo e macchia tutto con il contatto con Valtteri Bottas al via. Una prova davvero sottotono per entrambi, anche se l’inglese ha l’attenuante di essere partito dal fondo della griglia.

Alfa Romeo 2: rovina, per l’ennesima volta, la gara di Antonio Giovinazzi (voto 6.5) che chiude 11° non certo per colpa sua, facendolo rientrare ai box in larghissimo anticipo quando era ampiamente entro la zona punti, più per vedere come si comportavano le gomme hard, piuttosto che per una strategia pensata. Davvero una pagina poco edificante per il team.

Foto: Lapresse