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Formula 1

F1, la multa a Max Verstappen: articolo violato e motivazione della sentenza

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Dopo oltre 15 ore di attesa, la FIA ha emesso la sentenza definitiva nei confronti di Max Verstappen per aver toccato in regime di parco chiuso l’alettone posteriore della Mercedes di Lewis Hamilton dopo le qualifiche del Gran Premio di San Paolo 2021, quartultimo appuntamento stagionale del Mondiale di Formula Uno.

L’olandese della Red Bull è stato sanzionato solo con una multa di 50 mila euro, mentre non sono arrivate penalità sul fronte sportivo. Salvo quindi il secondo posto ottenuto da Max in qualifica, che diventa automaticamente primo in seguito alla squalifica comminata a Hamilton per aver usato un DRS irregolare.

In un lungo comunicato, il Collegio dei Commissari sportivi (in cui è presente anche l’ex pilota italiano di Formula 1 Vitantonio Liuzzi) ha spiegato le motivazioni della sentenza  ripercorrendo tutti gli elementi utilizzati nel processo decisionale.

Gli steward hanno analizzato un video amatoriale di un tifoso presente in tribuna, oltre alle riprese televisive in pit-lane e alle On Board camera posizionate sulle macchine di Alonso, Hamilton, Bottas e Verstappen. In base al materiale raccolto, sono arrivati alla conclusione che il leader del Mondiale ha effettivamente toccato l’ala posteriore della Mercedes senza però imprimere una forza necessaria per modificare quell’elemento.

È chiaro agli Steward che è diventata un’abitudine dei piloti toccare le auto dopo le qualifiche e le gare. Questa era anche la spiegazione di Verstappen, che fosse semplicemente l’abitudine di toccare quella zona dell’auto che è stata un punto di speculazione nelle ultime gare tra le due squadre“, si legge nel comunicato FIA.

Questa tendenza generale è stata vista come innocua e quindi non è stato controllata in modo uniforme. Tuttavia, si tratta di una violazione del regolamento del parco chiuso e ha un potenziale significativo di causare danni. Gli Steward, considerato che in questo caso non è stato causato alcun danno diretto e che non esistono precedenti di sanzioni per questo – ma che si tratta di una violazione del regolamento e può avere gravi conseguenze sull’altro – determinano di agire in questo caso e ordinano una multa di 50.000€. I Commissari Sportivi determinano inoltre che tutte le squadre e i piloti prendano nota del fatto che future violazioni potrebbero comportare sanzioni diverse (più pesanti, ndr), la spiegazione ufficiale della federazione.

Foto: Lapresse