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Formula 1

F1, il nuovo motore della Mercedes di Lewis Hamilton: una potenza extra di 15 cavalli

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Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. La Mercedes va via da Interlagos (Brasile) con un sorriso e un ghigno di grinta. Sì perché il fine-settimana del quartultimo appuntamento del Mondiale di F1 per la scuderia di Brackley è stato ricco di imprevisti. La doppia penalità comminata a Lewis Hamilton (cinque posizioni in griglia di partenza per la sostituzione del motore endotermico e la squalifica per ala mobile irregolare) avrebbe stroncato anche un toro.

Lewis però un è un pilota speciale e nel giro di due giorni ha rimontato qualcosa come 25 posizioni: nella Sprint Race, partito ultimo per la squalifica citata, ha concluso quinto; in gara, dalla decima posizione, è riuscito a imporsi e a mettersi dietro Max Verstappen. Conclusione: -14 dalla vetta occupata dal neerlandese in classifica generale.

Al di là della prestazione superba di Hamilton che merita tutte le lodi del caso, è altrettanto chiaro che dal punto di vista tecnico la Mercedes in questa sede sia stata superiore. Le velocità di punta raggiunte dal motore soprattutto di Lewis, che ha potuto contare su un’unita ‘fresca’, sono state impressionanti, consentendo al britannico di azzardare manovre e di dar libero sfogo a tutto il suo talento.

Legate a questo tema sono le informazioni di Motorsport.com. A disposizione del sette volte iridato ci sarebbe stato un motore dalla durata limitata (2.500 chilometri), ma dotato di extra potenza. Normalmente, la durata di un propulsore standard di ultima generazione è di 7.000 chilometro, ma in questo la limitazione tanto basta per portare a termine il campionato.

Si parla, quindi, di un incremento di potenza pari a 15 cavalli che avrebbe dato una grossa mano a Lewis nel prodursi nella sua fantastica rimonta. A questo punto, in vista del prossimo appuntamento in Qatar (19-21 novembre), la Red Bull potrebbe adottare una strategia simile: correre il rischio della penalità ma dotare Verstappen di un motore più prestazionale.

Foto: LaPresse