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Coppa Davis, Italia-Usa 2-1: Ram/Sock battono Fognini/Musetti in doppio a Torino

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Termina con il successo del doppio americano questa giornata dedicata alla sfida tra Italia e Usa del Gruppo E della fase finale di Coppa Davis 2021. Al Pala Alpitour di Torino, gli azzurri vittoriosi nei primi due singolari contro gli statunitensi avevano già la certezza di aver fatto loro la sfida e anche per questo che il capitano non giocatore Filippo Volandri ha voluto provare una nuova coppia formata da Fabio Fognini e da Lorenzo Musetti al cospetto di due specialisti come Rajeev Ram e Jack Sock. Si sono imposti i due statunitensi per 7-6 (5) 6-2 in un confronto tirato nel primo parziale che poi ha avuto meno storia nel secondo. 2-1 dunque per la selezione del Bel Paese e domani altra sfida decisiva contro la Colombia per conquistare l’accesso ai quarti di finale.

Nel primo set si comprende un po’ la differenza tra le due coppie: gli americani si muovono in maniera più sciolta, mentre gli azzurri si reggono sulla giocata singola. E’ un po’ così che si caratterizza la frazione, con Ram/Sock che hanno cinque palle break nel secondo gioco, due nel sesto e una nel dodicesimo prima di arrivare al tie-break. Musetti e Fognini con le unghie e con i denti si giocano il tutto per tutto, avendo anche la chance di chiudere in proprio favore avanti 5-4 con due servizi a disposizione. I due statunitensi però sono abili a ribaltare la situazione e ad archiviare il tutto sul 7-5.

Nel secondo set i due italiani vanno subito sotto di un break, avendo due possibilità di contro-break nel secondo game e una nel quarto. Il servizio fa la differenza e sorride agli americani, che invece sono assai lucidi nel capitalizzare le loro chance in risposta. E così con due break di margine Ram e Sock fanno calare il sipario sul 6-2.

L’accoppiata degli States ha concluso con 12 ace, il 73% dei punti conquistati con la prima di servizio e il 52% con la seconda, mettendo insieme 23 vincenti e 5 errori non forzati. Per gli azzurri solo un ace e un rendimento in risposta non all’altezza (17% di efficienza rispetto alla seconda).

Foto: LaPresse