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Nuoto, Simona Quadarella punta a confermarsi egemone in Europa. Il punto di partenza per lanciare la sfida a Katie Ledecky

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Otto è il numero magico di Simona Quadarella. La striscia aperta di medaglie d’oro individuali europee dice otto e la mezzofondista romana non vuole fermarsi. Tokyo è stata una girandola di emozioni per l’allieva di Christian Minotti: dalla delusione per i 1500 alla gioia per il podio olimpico, il sogno di una vita, negli 800 stile libero.

Non è stata quella la miglior Quadarella di sempre ma c’erano i presupposti per una debacle, dopo la contro-prestazione al debutto olimpico e solo le campionesse, quelle vere, riescono ad uscire in fretta dal tunnel e a ritrovarsi al momento giusto. Il terzo posto negli 800 alle spalle di due super campionesse vale una carriera ma Simona Quadarella ha ancora tanta strada davanti e non ha affatto abbandonato l’idea di colmare il gap che la divide da Ledecky e Titmus.

La rincorsa riparte dall’ambito europeo, dove Quadarella vuole continuare a dominare. La sconfitta contro la tedesca Kohler ai Giochi nei “suoi” 1500 non le è andata giù ma non sarà Kazan il luogo dove prendere la rivincita perché, a meno di sorprese, la tedesca sarà al via solo ai Mondiali di Abu Dhabi a dicembre. Senza l’avversaria più forte, Simona Quadarella può puntare ad allungare la striscia vincente in Europa.

La romana è imbattuta, a livello continentale, su ben tre distanze da tre edizioni degli Europei: otto gare disputate e otto ori. L’inserimento nel programma dei 1500 stile libero, oltre agli 800, per la prima volta in questo tipo di manifestazione, regala all’azzurra una chance in più.

Simona Quadarella ha scaldato i motori in Coppa del Mondo, con qualche buona prestazione a Dubai, non è al meglio della condizione, visto che le gare disputate finora non sono state tantissime (non ha partecipato alla ISL) ma l’impressione è che la condizione sia sufficiente per respingere gli attacchi delle russe, della rappresentante del Liechtenstein Hassler e di qualche outsider di turno, fra cui, perché no, anche Martina Rita Caramigoli che salì con lei sul podio di Glasgow, dando il via ad una fortunata seconda parte di carriera.

I tempi conteranno relativamente poco: è una manifestazione dove conta il risultato e nella quale l’azzurra, forte dei suoi otto titoli consecutivi, vuole recitare il ruolo che le compete, quello di protagonista. Si vuole divertire ma se non vince non si diverte e quindi l’obiettivo è uno solo, vincere.

Foto: LaPresse