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Beach Volley

Beach volley, Mol e Sorum sono i più forti di sempre? Le statistiche confermano

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E’ sempre difficile fare confronti fra generazioni sportive, in tutte le discipline ma, se preso come un gioco, e supportato dai numeri, ogni tanto qualche paragone ci sta, soprattutto quando si ha l’impressione di vivere un’epoca in qualche modo storica di un certo sport. Lo sport in questione è il beach volley e la coppia che punta ad entrare nella leggenda arriva da un paese freddo, dove però, la tradizione per il beach è fervida, la Norvegia che ha regalato in passato campioni del calibro di Kvalheim/Maaseide e Hoidalen/Kjemperud.

Anders Mol e Christian Sorum sono campioni olimpici in carica, grazie al titolo conquistato a Tokyo, sono campioni d’Europa da quattro edizioni a questa parte, hanno appena ribadito la loro leadership mondiale vincendo a Cagliari le World Tour Finals, che hanno chiuso la stagione 2021 e già questo basterebbe a certificare la grandezza dei “Vichinghi” ma, con l’aiuto di un periodico norvegese, sono anche altri i numeri che dimostrano quanto Mol e Sorum abbiano riscritto la storia di questa disciplina nell’ultimo quadriennio.

Il primo dato che salta all’occhio è la percentuale di vittorie della coppia norvegese una volta raggiunta la finale di un torneo di primo livello, che sia World Tour, Olimpiadi, Mondiali o Europei. Nel 2019 4 finali e 3 vittorie, nel 2019 8 finali e 7 vittorie, dal 2020 a oggi 4 finali e altrettante vittorie a cui si aggiungono le quattro finali vinte nel torneo continentale negli ultimi quattro anni (anche questo un record) ma di fatto stiamo parlando di tre anni reali di attività perché nel 2020 si è disputato un solo torneo, l’Europeo di Jurmala a causa della pandemia. Insomma in quattro anni Mol/Sorum hanno vinto 20 delle 22 finali disputate nel circuito mondiale e nei grandi eventi internazionali, che diventano 16 su 18 se, volendo fare un confronto con i grandissimi di altre epoche, si esclude proprio il Campionato Europeo, raggiungendo l’89% di esito positivo.

Prendendo tre coppie di altissimo livello del passato, non troppo remoto, perché è bene andare a pescare in un periodo in cui il World Tour era già ben strutturato, i brasiliani Ricardo/Emanuel, ad esempio, dal 2005 al 2007 nelle finali hanno un ruolino di marcia di 18 vittorie e 8 sconfitte su 26 disputate: 69%. Gli statunitensi Phil Dalhausser e Todd Rogers hanno vinto 16 finali sulle 20 disputate dal 2010 al 2012, l’80%, mentre dal 2014 al 2016 i brasiliani Alison/Bruno Schmidt hanno collezionato 11 vittorie sulle 15 finali disputate: 73%.

Nelle ultime tre stagioni, inoltre, Mol/Sorum hanno vinto 14 dei 22 tornei disputati, collezionando dal 25 aprile 2019, una serie di vittorie difficilmente avvicinabile da qualsiasi altra coppia a livello mondiale. La coppia norvegese, infatti, dalla sconfitta subita al tie break contro Herrera/Gavira nei quarti di finale a Xiamen fino alla sconfitta subita a Sochi il 26 maggio 2021 contro i polacchi Kantor/Losiak, ha collezionato ben 79 successi su 82 partite disputate nei tornei di primo livello, uscendo battuta solo nella finale di Varsavia (16 giugno 2019) contro i brasiliani Evandro/Bruno, nella semifinale del Mondiale di Amburgo (6 luglio 2019) contro Thole/Wickler e nella semifinale delle World Tour Finals a Roma (7 settembre 2019) contro Stoyanovkskiy/Krasilnikov.

In questo periodo la coppia norvegese ha inanellato altri due record: prima una serie di 23 partite e poi un’altra da 28 partite consecutive senza sconfitta, mentre dalla finale per il bronzo delle World Tour Finals di Roma 2019 alla sconfitta contro Kantor/Losiak di Sochi sono intercorse ben 20 vittorie a fila. Gli ultimi sei mesi sono stati i “meno vincenti” per Mol/Sorum con 23 vittorie e ben 6 sconfitte ma in questi sei mesi i Vichinghi hanno messo al collo l’oro olimpico, l’oro europeo ed hanno vinto le World Tour Finals, dimostrando di essere bravissimi anche a gestire le energie fisiche e mentali e a farsi trovare pronti al momento giusto.

Foto Fivb