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ATP Anversa, Jannik Sinner insegue il quinto titolo a poco più di 20 anni. E la corsa alle Finals continua…

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Jannik Sinner aggiunge un’altra finale alla sua giovane, ma ricca (per l’età, poco più di 20 anni) lista. Per la sesta volta, infatti, l’altoatesino disputa un ultimo atto a livello ATP, e sebbene si tratti della quinta parlando di 2021, se consideriamo il momento in cui colse la prima (a Sofia nel 2020), allora si può senza timore di smentita affermare che queste sei finali le abbia raggiunte in meno di 365 giorni.

Molto significativo, per buona misura, il successo odierno sul sudafricano Lloyd Harris, che lo porta al momento a 210 punti dall’ottavo posto valevole per le ATP Finals di Torino, cui ha dichiarato di pensarci nell’intervista a fine partita. Ha però ricordato che non dipende solo da lui, perché ci sono altri notevoli giocatori che corrono per lo stesso obiettivo, ragion per cui questo sarà un finale di stagione infuocato e forse anche superiore alle sue stesse previsioni di inizio 2021.

Si tratta della sua vittoria numero 71 fino a questo momento a livello ATP, un numero davvero importante se si considera che Sinner è giunto a tempo pieno nel circuito solo nel 2020 e per metà di quell’anno è stato fermo, come tutti, causa lockdown. Inoltre, ha dovuto fare una gran fatica in più a scalare la graduatoria, perché si è trovato con il ranking bloccato dalle norme post-Covid e, dunque, con molte più difficoltà, dal momento che nessuno ha materialmente perso alcun punto per lungo tempo.

Battendo Harris, inoltre, l’altoatesino diventa il secondo italiano nella storia a raggiungere cinque finali in stagione: prima di lui ci era riuscito solo Adriano Panatta. Curiosamente, non lo fece in quell’annus mirabilis che fu il 1976, ma nel 1973 (6) e nel 1975 (5). In un caso, peraltro, al Roland Garros batté Bjorn Borg e nell’altro si arrese proprio all’Orso svedese in semifinale. E il bello è che non è l’unico che lo potrebbe fare: Matteo Berrettini, infatti, è a quota 4 e può ancora riprenderlo, staccando anch’egli Corrado Barazzutti (1977), Fabio Fognini (2018) e Andreas Seppi (2012).

Se parliamo invece di questa sola stagione, il numero 2 d’Italia raggiunge a quota 5 finali il norvegese Casper Ruud (5-0 il suo bilancio attuale), il russo Daniil Medvedev (4-1) e il greco Stefanos Tsitsipas. Meglio hanno fatto solo Novak Djokovic e Cameron Norrie con 6: il serbo è a quota 4-2, il britannico 2-4.

Ulteriore valore al successo di Sinner si aggiunge considerando che Harris non perdeva tanto nettamente dall’agosto del 2020, quando al Masters 1000 di Cincinnati (che però si giocò a Flushing Meadows) fu l’americano Taylor Fritz a travolgere il sudafricano per 6-1 6-3. E c’è di più, stavolta prendendo in esame l’altoatesino: ha finora vinto gli ultimi 14 set giocati indoor e, in più, è 14-2 negli ultimi 16 incontri al coperto.

Foto: Belga