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Moto3, Dennis Foggia vince il GP di Aragon e si rilancia in classifica generale grazie alle cadute di Acosta e Garcia!

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Quando ti impacchettano un regalo preziosissimo, ma lo sprechi nella maniera peggiore. Pedro Acosta, leader della classifica generale, cade a 4 giri dal termine del Gran Premio di Aragon, tredicesimo appuntamento del Mondiale Moto3 2021, concedendo quindi una occasione immensa al suo primo rivale, il connazionale Sergio Garcia. Il pilota del team Aspar, tuttavia, getta tutto alle ortiche a 5 curve dalla fine, chiudendo la sua gara nella ghiaia di Alcaniz, commettendo un harakiri davvero immenso pensando alla rincorsa verso il titolo della classe più leggera.

Sul tracciato del MotorLand la gara si disputa in condizioni ottimali. Dopo la fittissima nebbia della mattina (che ha costretto il rinvio dei warm-up di 45 minuti) il sole domina la scena con temperature che raggiungono i 23° per quanto riguarda l’atmosfera e 34° sull’asfalto. Da questo scenario, fortunatamente, emerge il nostro Dennis Foggia (Honda Leopard) che ringrazia i guai degli avversari per centrare il quarto successo della sua carriera ed il secondo su questo tracciato per i colori italiani, dopo Romano Fenati nel 2014. Per far capire come il MotorLand sia poco “amico” degli italiani, dal 2010 ad oggi un nostro pilota (in tutte le classi) ha vinto solamente in quattro occasioni.

Il pilota romano ha stretto i denti, è risalito dalla 14a posizione fino al successo, centrato con un sorpasso mozzafiato sul turco Deniz Oncu (Red Bull KTM Tech3) prima dell’ultima curva. Il distacco è minimo, appena 41 millesimi. Completa il podio il suo compagno di scuderia, il giapponese Ayumu Sasaki a 644 millesimi. Quarto lo spagnolo Izan Guevara (Gas Gas Aspar) a 708, mentre è quinto Niccolò Antonelli (KTM Avintia VR46) a 878.

Sesta posizione per Andrea Migno (Honda Snipers) a 1.180, davanti al sudafricano Darryn Binder (Honda Petronas) settimo a 2.133. Ottavo il nostro Stefano Nepa (KTM BOE) a 2.685, quindi nono il giapponese Tatsuki Suzuki (Honda SIC58) a 2.786, mentre chiude la top10 lo spagnolo Jaume Masià (Red Bull KTM Ajo) a 4.714. Arriva al traguardo solamente 14° uno sfortunato Romano Fenati (Husqvarna Max Racing) a 14.797, coinvolto nella caduta di Gabriel Rodrigo. Quindicesimo, infine, Riccardo Rossi (KTM BOE) a 18.880 e ventunesimo ed ultimo Alberto Surra (Honda Snipers) a 38.744.

A questo punto la classifica generale vede Pedro Acosta ancora saldamente al comando con 201 punti e 46 lunghezze di vantaggio su Sergio Garcia. Al terzo posto si porta Dennis Foggia a 58 lunghezze di distacco, mentre al quarto scivola Romano Fenati con 134 punti e 67 di distacco dalla vetta. 

LA GARA

Allo spegnimento dei semafori lo scatto migliore è di Binder che imbocca per primo curva 1, davanti a Rodrigo, Garcia, Suzuki e Migno. Sesto Alcoba, quindi Oncu e Acosta, mentre Antonelli si ritrova purtroppo in dodicesima posizione. Nelle retrovie tutto scorre regolare, senza nessun problema o caduta. Dopo pochi chilometri è Migno a prendere il comando delle operazioni, inseguito da Garcia, Rodrigo e Binder. Il gruppo, come sempre, è particolarmente nutrito e sorpassi e contro-sorpassi si susseguono curva dopo curva. Ne fa le spese Filip Salac, che cade nel corso del terzo giro in curva 12.

Dopo 6 giri è Oncu a dettare il ritmo in vetta e il suo forcing inizia a scremare il gruppo. Alle sue spalle Garcia, Acosta, Binder e Artigas. Sesto Foggia davanti a Migno, quindi nelle posizioni successive i gap iniziano a dilatarsi leggermente. Tra questi, Rodrigo perde il controllo della sua moto in curva 17 e porta via con sé anche Fenati che, per evitare l’argentino, finisce nella ghiaia e perde una eternità.

Si arriva a metà gara con Artigas al comando di un gruppetto di 11 piloti che comprende Acosta, Foggia e Migno, mentre Antonelli apre il secondo troncone, con un gap di quasi 2 secondi dal primo. Nel frattempo esce di scena anche Carlos Tatay che cade in curva 5.

Quando mancano 4 giri alla conclusione arriva il primo grande scossone della gara. Acosta sbaglia l’ingresso in curva 5 e stende anche Artigas. Il leader del Mondiale finisce nella ghiaia e centra il primo “zero” della sua annata. A questo punto cambiano tutti gli scenari, con Foggia che prova a scappare davanti al gruppo ma alle sue spalle non molla nessuno. L’ultima tornata si apre con il romano che viene infilato da Oncu, quindi Guevara passa Garcia. Il turco spinge al massimo per aprire un varco, mentre Garcia spreca tutto cadendo in curva 12! Davanti Foggia sfrutta il lungo rettilineo per superare Oncu e centrare una vittoria straordinaria!

Credit: MotoGP.com Press

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