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Golf, Open d’Italia 2021: Nicolai Højgaard si prende la vetta dopo tre giri, Francesco Laporta ed Edoardo Molinari noni

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Il terzo giro dell’Open d’Italia 2021 è stato anticipato di moltissimo: si è preso il via, infatti, alle 7:30 con doppie partenze dalla 1 e dalla 10, a causa del meteo inclemente che minaccia con forza il pomeriggio di Guidonia Montecelio e, di conseguenza, di Roma. A portarsi al comando è il danese Nicolai Højgaard, fratello gemello di quel Rasmus che sta già tentando di scombinare i piani dell’attuale nidiata giovane del golf. 65 i colpi impiegati per chiudere le 18 buche del Marco Simone Golf & Country Club, miglior giro di giornata per lui che si porta a -13.

Dietro, però, gli altri non stanno a guardare: Tommy Fleetwood lascia all’Inghilterra la possibilità di un bis nello Stivale, trovandosi al 2° posto a -12 insieme al sudafricano Daniel Van Tonder; -4 per l’uno, -5 per l’altro oggi. Quarto il finlandese Mikko Korhonen a -11 (per lui giro in 68), quinto invece l’ex leader, l’australiano Min Woo Lee, che gira pari con il par e scende mantenendo il suo -10 costruito nella prima metà di torneo.

Il sesto posto è di proprietà del gallese Oliver Farr, che si trova a -9 insieme ai francesi Victor Perez (per lui gran recupero al pari di Farr e porte della Ryder Cup ancora non chiuse) e Alexander Levy. Noni, invece, Edoardo Molinari e Francesco Laporta, con l’uno che gira in 70 e l’altro in 69: con loro c’è l’inglese Ross Fisher, e a -8, considerata la classifica corta, ancora tutto è possibile.

Chi spreca, e non poco, è l’americano Johannes Veerman, che è sì 12°, ma si divora in un’unica buca, la 14, un ottimo piazzamento facendo quadruplo bogey. Sono poco più indietro i restanti italiani: Guido Migliozzi e Francesco Molinari chiudono al 26° posto a -4, e se il vicentino recupera da due bogey con altrettanti eagle (alla 12 e alla 18), il torinese riesce a rimettere in piedi una situazione condizionata dal doppio bogey alla 8. Proprio a proposito del Molinari minore per età, va detto come, dopo la fine del proprio giro, sia stato quasi preso d’assalto dai presenti, che gli continuano a mostrare tutto l’affetto per quanto già fatto per il golf italiano con le imprese della carriera, con il picco del periodo 2016-2019.

Foto: LiveMedia/Fabrizio Corradetti – LivePhotoSport.it

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