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Filippo Tortu show in Africa: 20.11 sui 200 metri, secondo italiano di sempre! Davanti c’è Mennea, personale demolito

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Filippo Tortu si è letteralmente scatenato nella sua ultima gara stagionale e ha fatto saltare il banco a Nairobi (capitale del Kenya), sede della tappa conclusiva del World Gold Continental Tour (il secondo circuito internazionale itinerante per importanza alle spalle della Diamond League).

Il Campione Olimpico della 4×100 ha infatti corso i 200 metri in un ottimo 20.11, sfruttando i 2 m/s di vento a favore (al limite del consentito, bastava uno 0,1 in più per invalidare i risultati a fini statistici) e i 1800 metri di altitudine. Il velocista ha così migliorato il proprio personale di ben 23 centesimi (il primato era datato Golden Gala 2017) ed è addirittura diventato il secondo italiano di sempre, superando Fausto Desalu (20.13 in occasione del sesto posto agli Europei 2018) e piazzandosi alle spalle del leggendario Pietro Mennea (19.72 a Città del Messico il 12 settembre 1979, ancora oggi record europeo).

Il brianzolo ha concluso in terza posizione alle spalle dello statunitense Fred Kerley (19.76 per l’argento olimpico sui 100 metri) e del botswano Isaac Makwala (20.06). Il 23enne aveva corso 20.40 due settimane fa a Chorzow (Polonia), ritornando a esibirsi sul mezzo giro di pista a oltre due anni dall’ultima volta: in quell’occasione aveva fatto capire di avere avuto buone sensazioni e ha voluto spingere fino all’ultimo per firmare questa prestazione in un’annata da incorniciare, caratterizzata dalla memorabile frazione conclusiva che è valsa la medaglia d’oro olimpica in staffetta.

Il nostro portacolori ha faticato un po’ in partenza, poi progressivamente ha aumentato il ritmo, è stato discreto in curva e poi si è lanciato nel rettilineo conclusivo riuscendo a recuperare terreno sugli avversari. Filippo Tortu dovrà ripartire da questo 20.11 per essere grande protagonista internazionale su questa distanza, con nel mirino i Mondiali 2022, a cui si è qualificato proprio grazie a questo riscontro cronometrico ottenuto in Africa a fine estate.

Foto: Lapresse

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