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Coppa Davis 2021, Sinner-Berrettini insieme in doppio? L’indizio di Indian Wells…

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Quello di Indian Wells non è il primo torneo nel quale Matteo Berrettini e Jannik Sinner tentano di fare coppia in doppio. Quest’eventualità si sarebbe dovuta verificare già nel primo torneo dell’anno, ad Antalya, in Turchia: il forfait dell’altoatesino non la rese possibile. Stavolta, nel Masters 1000 californiano, i due sono confermati nell’entry list, assieme alla coppia Fognini/Sonego e a Simone Bolelli che, insieme all’argentino Maximo Gonzalez, punta a essere di nuovo alle ATP Finals di specialità.

Le traiettorie dei due, in doppio, non sono ovviamente le stesse rispetto al singolare, dal momento che è ormai un’estrema rarità vedere giocatori competitivi nell’uno e nell’altro contesto contemporaneamente. Berrettini, ad ogni modo, ha due tornei vinti nel palmares, entrambi nel 2018: a Gstaad con Bolelli e a San Pietroburgo con Fabio Fognini. Qualche colpo di rilievo in carriera l’ha piazzato: nel 2019, insieme a Lorenzo Sonego, ha eliminato all’esordio al Roland Garros la coppia anglo-brasiliana formata da Jamie Murray e Bruno Soares (numeri 8 e 7 di specialità al tempo), prima di uscire al secondo turno. Anche gli specialisti croati Nikola Mektic e Franko Skugor, nel 2019, sono caduti sotto i colpi suoi e del canadese Felix Auger-Aliassime in quel di Shanghai.

Quanto a Sinner, invece, proprio quest’estate si è verificato il primo successo in doppio, ad Atlanta in coppia con il gigante americano Reilly Opelka. Poco dopo, a Cincinnati, è anche arrivato uno scalpo di estremo lusso insieme al polacco Hubert Hurkacz: i due, al secondo turno, hanno saputo eliminare i numeri 1 del mondo, campioni di Wimbledon, ori alle Olimpiadi e vincitori di altri sette tornei Mektic e Pavic. Questo, ovviamente, non fa dell’altoatesino un doppista provetto, ma a volte i risultati possono arrivare, tanto più che con Hurkacz l’accoppiata va anche al di là del campo, visti i buoni rapporti di amicizia tra i due.

Più d’uno ha iniziato a fare un pensiero alle finali di Coppa Davis (o almeno, quella che è la sua forma attuale), anche se nessuno ne ha mai parlato apertamente. L’argomento nasce in considerazione della prossimità del girone di qualificazione alla fase a eliminazione diretta in relazione alle ATP Finals. Entrambe le competizioni si disputano a Torino, per di più a breve distanza (l’una finisce il 21 novembre, l’altra comincia il 25) e nel torneo dei migliori otto al momento Berrettini sarebbe dentro con Sinner seconda riserva. Resta da capire se effettivamente ci sia, dietro questo doppio, anche un tentativo di affinare l’intesa o se, invece, sia una sorta di una tantum: del resto le eventuali opzioni in mano a Filippo Volandri, qualora sia l’uno che l’altro fossero chiamati, sarebbero molteplici. Del resto, le opzioni a disposizione del capitano non giocatore possono essere, regolamento alla mano, quattro oppure cinque.

Berrettini-Sinner sarebbe un doppio di grande forza da fondo, ma con l’attuale anello debole rappresentato dal gioco a rete dell’altoatesino (il quale sta frequentando proprio il doppio non per caso). Rimanendo in tema di coppie italiane con possibile vista sul Pala Alpitour e che coinvolgano uno dei due in sei occasioni il romano ha giocato con Fognini, e con Lorenzo Sonego più volte ai tempi dei Challenger e una, quella sopracitata, a Parigi. Da contare anche due partnership con Andrea Vavassori a Cagliari e al Queen’s e tre, di cui una in Davis, con Bolelli. Quest’ultimo ha fatto coppia per due volte proprio con l’altoatesino, l’ultima delle quali a Montecarlo, mentre l’unico altro italiano con cui ha giocato in un tabellone ATP, nel suo finora ancor breve cammino, è stato Paolo Lorenzi ad Anversa 2019.

Foto: LaPresse

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