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Ciclismo, Sacha Modolo: “Una vittoria che sa di liberazione, ho fatto gli ultimi 20 metri in lacrime”

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E’ proprio il caso di dirlo: “Finalmente!”. Sacha Modolo (Alpecin-Fenix) torna ad assaporare il gusto della vittoria, tre anni e mezzo dopo l’ultima volta affermazione, al termine della terza tappa del Giro di Lussemburgo 2021. Il corridore veneto si è imposto allo sprint sul traguardo di Mamer precedendo il transalpino Benoit Cosnefroy (Ag2r) e il rumeno Eduard Michael Grosu (Delko). L’elvetico Marc Hirschi (UAE Team Emirates) resta il leader della classifica generale.

L’ultimo sigillo era infatti datato 16 febbraio 2018, quando Modolo seppe imporsi nella terza stage della Vuelta a Andalucia di quell’anno. Un periodo difficile per lui, costellato da numerosi infortuni e problemi fisici, l’ultimo dei quali lo aveva costretto a maggio a rinunciare al Giro d’Italia a cui teneva particolarmente. Per questo la vittoria odierna ha un valore decisamente particolare.

Ho fatto gli ultimi venti metri che già piangevo. Per me è una vittoria importante, sono tre anni che lotto con problemi di vario tipo, quest’anno ho fatto sei mesi fermo per un ginocchio, le parole del corridore nostrano (fonte: Cyclingpro.net).“Non ho ancora un contratto, ho lavorato bene per Jasper Philipsen alla Vuelta, ma quando toccava a me non arrivava mai un bel risultato. Oggi è una liberazione per me, per la mia famiglia, per mia moglie che mi ha sopportato in questi tre anni, per la squadra, che anche oggi ha fatto un lavoro magnifico. Questa squadra è incredibile, spero di rimanere qua e finire la mia carriera in questa squadra perché sta crescendo molto e i numeri parlano. Non so cos’altro dirvi, sono felice e basta”, la chiosa di Modolo.

Per quanto concerne i destini della corsa a tappe lussemburghese, domani probabilmente si deciderà la classifica generale visto che in programma c’è una cronometro di 25 chilometri. Joao Almeida è il favorito, ma la maglia gialla Hirschi, che doti ne ha anche in questa specialità, darà tutto per rimanere in vetta.

Foto: LaPresse

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