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Tennis, Nick Kyrgios si sfoga: “Non gioco per me stesso. Ho vissuto problemi peggiori di Osaka senza elogi”

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Non si può di certo dire che quando Nick Kyrgios parli sia banale. Un po’ come quando gioca a tennis, l’australiano colpisce per le sue giocate a effetto. Le sue esternazioni alla vigilia del torneo di Washington seguono questo mood.

Un’intervista nella quale non sono mancati gli spunti interessati. In primis Nick ha chiarito quale sia il suo approccio al tennis: “Non sottovaluto nessun torneo. Ogni volta che sono a un evento, anche ad uno speciale come questo, non do per scontato nessun giorno. Adoro trovarmi qua, cerco di immergermi il più possibile. Adoro anche i soli allenamenti, essere in giro per i campi, ritrovarmi ai massimi livelli, non lo do per scontato”.

Da questo punto di vista l’aussie ha motivato anche come mai nel corso della pandemia abbia giocato poco: “Non ho intenzione di mentire, non mi è mancato più di tanto. È bello tornare, ovviamente, specialmente in questi tornei in cui sono estremamente a mio agio e c’è un bel pubblico. Mi piace davvero stare con i fan, parlare con loro, sapere cosa fanno. Le parti preferite della mia carriera restano alcuni momenti toccanti con la gente, lo stare con i fan, dare loro un po’ di speranza, non le vittorie. Io non gioco più per me stesso“.

Un Kyrgios a 360° che ha parlato anche dei suoi problemi personali, rapportati ad un’altra figura nota come Naomi Osaka. “Se non sei resiliente quanto me dal punto di vista mentale, la quantità di odio che ho ricevuto, la quantità di razzismo che ho ricevuto, la quantità di st….te che ho ricevuto dal tour, dai fan, da tutto, ora avrei potuto essere…… Sono caduto più volte uno stato dove persone come Naomi Osaka dicono di trovarsi, ora tutti parlano di malattie mentali, ma io ho attraversato, secondo la mia opinione personale, situazioni molto peggiori. Tutto ciò che loro ricevono è una buona stampa. Non ricevono davvero messaggi di odio. In realtà non ricevono multe ridicolmente storiche per aver colpito le palle fuori dallo stadio o aver ricevuto una violazione del codice. Avevo a che fare con una quantità di cose che gli altri nemmeno potrebbero immaginare”.

Considerazioni decisamente interessanti quelli di Nick, atteso a questo punto alla risposta sul campo, con la sicurezza che qualche colpo speciale nel bene o nel male non mancherà.

Foto: LaPresse

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