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Golf, Xander Schauffele regala l’oro di Tokyo 2020 agli USA. Battuto un commovente Rory Sabbatini

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Un giro finale letteralmente al cardiopalma ha appena consegnato l’oro olimpico del golf maschile agli Stati Uniti, grazie al trionfo di Xander Schauffele al Kasumigaseki Country Club di Tokyo 2020. Il 27enne di San Diego ha dovuto sudare sette camicie e inventarsi un approccio sensazionale alla 18 per assicurarsi la medaglia del metallo più pregiato con lo score di –18, dopo aver visto svanire il proprio vantaggio nella seconda parte del giro sia a causa di qualche errore di troppo dal tee che, soprattutto, per merito di Rory Sabbatini.

Il 45enne nativo sudafricano, rappresentante dei colori della Slovacchia per via della moglie e più “anziano” partecipante al torneo, si è infatti inventato un giro capolavoro da 61 colpi, il più basso della storia delle Olimpiadi, e grazie a questo improvviso lampo da -10 è balzato non solo nelle parti alte della classifica, ma è riuscito anche a mettere in grande difficoltà il numero 5 del mondo. Un paio di driver molto fuori misura sono costati a Schauffele una grande sofferenza nel finale, soprattutto quello della 18, dove si era presentato con un colpo di vantaggio in saccoccia. Dopo aver dovuto ributtare la palla in mezzo al fairway col secondo colpo dal bosco, l’americano ha saputo concretizzare l’approccio della carriera col terzo, riuscendo a usare la pendenza dietro all’asta per far riportare la sua palla a pochi piedi dalla buca. Il putt è sceso tranquillamente e Schauffele è riuscito così a succedere al britannico Justin Rose, trionfatore a Rio 2016 nel ritorno del golf alle Olimpiadi dopo oltre 100 anni.

Ma le emozioni sono tutt’altro che finite qui, perché oltre all’oro USA e all’argento a sorpresa della Slovacchia con Sabbatini (-17), una situazione incredibile si è verificata anche per l’assegnazione della medaglia di bronzo. Dopo molti sali e scendi nella leaderboard da parte dei vari atleti infatti, si è arrivati a un clamoroso -15 condiviso da ben sette avversari, un record assoluto per la disciplina: Hideki Matsuyama (Giappone), Sebastian Muñoz (Colombia), Paul Casey (Gran Bretagna), Rory McIlroy (Irlanda), Collin Morikawa (USA), CT Pan (Cina Taipei) e Mito Pereira (Cile). 

Si è tornati subito sul tee del par 4 della 18 dove sono stati McIlroy, Casey e Matsuyama, paradossalmente i tre più quotati insieme a Morikawa, ad andare subito in difficoltà, ed il solo nordirlandese ha saputo risolvere i propri guai e proseguire la rincorsa al bronzo. Sul par 3 della 10 successivo tutti e cinque sono restati fedeli ai tre colpi previsti, rimandando il tutto al successivo par 4 della 11. Morikawa e CT Pan hanno centrato il birdie grazie a un secondo colpo encomiabile da palla data, mentre si chiamano fuori gli altri tre, con McIlroy e Pereira che entrambi sbordano il proprio putt. L’ultimo atto della sfida si è svolto ancora sulla 18, dove il bronzo è finito a sorpresa nel medagliere di Cina Taipei a causa di un errore dell’americano col secondo colpo, che centra il bunker e, sfortunatamente, vede infossata la sua palla sotto sponda in salita, posizione dalla quale non è riuscito a salvare il par.

Per quanto concerne i nostri due azzurri in gara, è arrivato oggi un po’ a sorpresa il sorpasso di Renato Paratore su Guido Migliozzi, che fino a ieri è stato anche in contention per le medaglie ma ha subito un brutto passaggio a vuoto in questo giro. Il romano ha chiuso l’evento olimpico in 27ma posizione a -9 (71 70 67 67), sfruttando un’eccezionale fase centrale del round, chiuso tuttavia con un bogey che, se evitato, gli avrebbe permesso di avvicinare anche la top-20. Per il numero 1 azzurro invece oggi un deludente e piuttosto piatto +1 con due bogey ed un solo birdie che lo riportano a -8, in 32ma posizione finale.

Foto: LaPresse

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