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Atletica, la fortuna di Thapelo Phora: squalificato per doping nel 2020 ma realizza il sogno delle Olimpiadi

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Messi in archivio i Giochi Olimpici di Tokyo, con l’atletica a farla da padrone per l’Italia con cinque ori, un risultato davvero inaspettato. Forse una concatenazione di eventi dovuti anche allo slittamento di un anno delle competizioni a cinque cerchi a causa della pandemia di Covid-19; ma se nei casi azzurri siamo nel campo delle probabilità, il sudafricano Thapelo Phora è stato felicissimo di vedere i Giochi rimandati. Per avere la possibilità di partecipare.

Il quattrocentista, eliminato nella sesta batteria con la quinta posizione in 45”83, suo primato stagionale, può difatti dirsi contento di essere soltanto approdato in Giappone e poter gareggiare. Poiché Phora, secondo quanto dichiarato dall’organismo antidoping sudafricano e ripreso dal portale Thesouthafrican.com, aveva fallito un test antidoping, venendo successivamente squalificato per otto mesi e mezzo.

L’atleta era risultato positivo allo Stanozolol, derivato del testosterone, e i suoi derivati, prendendosi una squalifica dal 21 maggio 2020 fino al 20 gennaio del 2021. Phora riuscì poi a dimostrare che le sue analisi furono contaminate, così da non allungare la squalifica e permettergli di tentare il tutto per tutto per poter tentare di qualificarsi ai Giochi. Dopo non aver raggiunto il tempo limite di 44”90, venne comunque convocato dalla Nazionale sudafricana. La notizia della squalifica è stata diramata solo nelle scorse ore.

Foto: LaPresse

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