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Basket, Preolimpico: la Serbia è favorita, ma ha dimostrato di non essere imbattibile

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Due vittorie su due, il primo posto del girone e la mente già proiettata alla finale di domenica sera. La Serbia a Belgrado si è confermata la squadra da battere nella corsa a Tokyo 2021 e arriva alle semifinali da grande favorita per la vittoria finale del Preolimpico. Ma la fase a gironi i serbi hanno dimostrato che sono favoriti, ma non imbattibili.

Nella fase a gironi la Serbia ha superato la Repubblica Dominicana per 94-76 e poi ha battuto le Filippine 83-76, ma in entrambe le partite Teodosic e compagni hanno dovuto cambiare marcia nel finale per non correre rischi. E questo è il primo punto da sottolineare. La Serbia è oggettivamente forte, ma se non scende sul parquet al 100% rischia di scivolare anche contro avversarie sulla carta nettamente inferiori. Il che è un punto debole, ma dall’altra evidenzia come i serbi, quando cambiano marcia, sanno chiudere una partita in pochi minuti.

Poi c’è il roster. Alle assenze della vigilia, causa impegni NBA, stanchezza o infortuni, si è aggiunto l’altro giorno l’infortunio a Jovic, una pedina fondamentale nello scacchiere serbo. Igor Kokoškov è obbligato a rivedere così le rotazioni e dovrà trovare soluzioni alternative sia domani in semifinale sia nella possibile finale. La Serbia si presenta agli appuntamenti chiave con alcuni giocatori freschi, cioè Micic, Kalinic e Bjelica, che il coach serbo ha lasciato in panchina contro le Filippine, ma dall’altra parte le seconde scelte di Kokoškov hanno sin qui deluso e il tecnico rischia di doversi giocare le Olimpiadi affidandosi quasi esclusivamente all’ossatura base, con rotazioni forzate e minutaggi importanti per i migliori.

E i migliori, oggi come oggi, sono sicuramente Ognjen Dobric, micidiale da oltre l’arco con le Filippine, e Boban Marjanovic, decisivo nello strappo finale nell’ultimo match, dominante sotto canestro e miglior realizzatore con 25 punti. A loro si aggiungono Milos Teodosic e, come detto, i tre grandi assenti nell’ultima partita, cioè Micic, Kalinic e Bjelica. È su questa ossatura che la Serbia farà all in e sarà questa ossatura che bisognerà limitare al massimo per provare il colpaccio.

Credits: Ciamillo

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