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Tennis, l’ATP attacca la PTPA di Djokovic: “Stanno dividendo i giocatori. E’ la più grande minaccia per questo sport”

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Si riaccende il dibattito politico nel mondo del tennis. L’ATP ha espresso il suo pensiero sulla PTPA (Professional Tennis Players Association), la nuova associazione di giocatori fondata nello scorso mese di agosto da Novak DjokovicVasek Pospisil.

Un comunicato molto duro quello dell’ATP: “Proteggere e promuovere gli interessi dei giocatori è stato un principio fondamentale dell’ATP fin dalla sua fondazione come associazione di giocatori nel 1972. Nel 1990, questo è stato ulteriormente rafforzato con la formazione dell’ATP Tour, una partnership paritaria tra giocatori e tornei. Con questo, i giocatori hanno ottenuto qualcosa di unico nello sport: una voce uguale in tutte le decisioni che riguardano il circuito”.

Secondo l’ATP la creazione di un’altra associazione è un problema per la crescita e lo sviluppo di questo sport: “Al contrario, la creazione di un’entità separata offre una chiara sovrapposizione, divide i giocatori e frammenta ulteriormente il tennis. La frammentazione è stata costantemente identificata come la più grande minaccia al potenziale di crescita del tennis dai maggiori esperti dentro e fuori questo sport, qualcosa che l’ATP sta attualmente lavorando per risolvere la questione“.

Intanto la PTPA ha fatto sapere di aver nominato un Direttore Esecutivo e un Consiglio Consultivo dando così forma a una propria governance. Il Direttore Esecutivo è Adam Larry, avvocato canadese che dal 2008 al 2016 ha lavorato per la NHLPA, l’Associazione Giocatori della lega professionistica nordamericana di hockey NHL. Nel consiglio consultivo sono stati inseriti anche: Bill Ackman, Michale Hirshfeld, Rebbecca Macdonald, Katarina Pijetlovic e Andon Rable.

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