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Canottaggio

Canottaggio, Coppa del Mondo 2021: due successi nell’ultima giornata a Sabaudia

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Si conclude con due successi azzurri e tre podi, oltre a due secondi posti nei pesi leggeri, il terzo e ultimo appuntamento della Coppa del Mondo di canottaggio a Sabaudia nelle specialità olimpiche. 

Il primo successo italiano di giornata è del quattro senza di Matteo Castaldo, Bruno Rosetti, Matteo Lodo e Giuseppe Vicino. Gli azzurri devono fare gara d’inseguimento seguendo i britannici David Ambler, Matthew Aldridge, Samuel Bannister e Samuel Nunn, ma nei secondi 1000 metri l’equipaggio italiano mette il turbo e va a vincere in 5’48”16. Terzo posto per la Polonia (Mateusz Wilangowski, Mikolaj Burda, Marcin Brzezinski, Michal Szpakowski). Risultato opposto per Giorgia Pelacchi, Silvia Terrazzi, Benedetta Faravelli e Laura Meriano, ultime nella finale femminile che ha visto trionfare l’Olanda (Elisabeth Hogerwerf, Karolien Florijn, Ymkje Clevering, Veronique Meester) in 6’20”21.

Poco dopo però, arriva un’altra vittoria a risollevare il morale: è nel quattro senza, con Simone Venier, Andrea Panizza, Luca Rambaldi e Giacomo Gentili. Gli azzurri fanno gara di testa, scremando piano piano il gruppo e trionfando in 5’38”41, avanti alla Norvegia (Martin Helseth, Olaf Karl Tufte, Jan Oscar Stabe Helvig, Erik Andre Solbakken) e Germania1 (Tim Ole Naske, Karl Schulze, Hans Gruhne, Max Appel). Secondo gradino del podio nella gara femminile: Valentina Iseppi, Veronica Lisi, Stefania Gobbi e Alessandra Montesano se la giocano fino alla fine con Polonia1 (Agnieskzka Kobus-Zawojska, Marta Wieliczko, Maria Sajdak, Katarzyna Zillmann) e Olanda1 (Nicole Beukers, Inge Janssen, Laila Youssifou e Olivia Van Rooijen), c’è bisogno del fotofinish che premia le azzurre, con 19 centesimi sulle polacche e 20 sulle neerlandesi. Vittoria per la Germania (Daniela Schultze, Franziska Kampmann, Carlotta Nwajide, Frieda Haemmerling).

Il doppio femminile porta le prime soddisfazioni in mattinata, con Alessandra Patelli e Chiara Ondoli che rimangono per metà gara in lotta per la vittoria ma devono accontentarsi del terzo posto in 6’48”91. La vittoria è appannaggio dell’Olanda con Roos De Jong e Lisa Scheenaard in 6’44”79, avanti alla Germania di Annekatrin Thiele e Leonie Menzel. Ai piedi del podio le altre azzurre Stefania Buttignon e Clara Guerra. Meno fortunata invece la gara di doppio maschile: Gustavo Ferrio e Riccardo Mattana accarezzano il gradino più basso del podio per 1500 metri, ma subiscono il ritorno dei britannici Victor Kleshnev e Rory Harris che li sopravanzano nel finale. Successo per la Polonia con Mirosla Zietarski e Mateusz Biskup, avanti alla Svizzera di Barnabe Delarze e Roman Roeosli.

Delusione per Giovanni Abagnale e Marco di Costanzo nel due senza maschile: quarto posto amaro, a 24 centesimi dall’equipaggio croato composto da Patrik e Anton Loncaric. Lotta serrata per tutto il percorso, ma alla fine gli azzurri si sono arresi al fotofinish. Gara stravinta dall’altro equipaggio croato di Martin e Valent Sinkovic, avanti ai britannici Calvin Tarczy e Douwe De Graaf. La gara femminile vede invece Aisha Rocek e Kiri Tontodonati chiudere all’ultimo posto la finale. Poca battaglia per loro, che non si schiodano dalla posizione di fondogruppo; vincono le danesi Hedvig Laerke Berg Rasmussen e Fie Udby Erichsen, avanti alle croate Ivana e Josipa Jurkovic e alle britanniche Samantha Redgrave e Susannah Dear. Ultimo posto in finale anche per Gennaro Di Mauro, che dopo i primi 500 metri perde il passo e chiude in 7’01”33; vince il norvegese Kjetil Borch, avanti al danese Sverri Nielsen e al tedesco Oliver Zeidler.

Due secondi posti nel doppio pesi leggeri: Pietro Ruta e Stefano Oppo vengono battuti per 17 centesimi dalla Norvegia1 di Kristoffer Brun e Are Weieholt Strandli, molto più ampio invece lo scarto di Silvia Crosio e Federica Cesarini nei confronti dell’Olanda di Marieke Keijser e Ilse Paulis, quasi sette secondi. Secondo posto anche per l’otto di Luca Parlato, Alfonso Scalzone, Salvatore Monfrecola, Davide Mumolo, Emanuele Gaetani Liseo, Cesare Gabbia, Vincenzo Abbagnale, Leonardo Pietra Caprina ed Emanuele Capponi, dietro alla squadra tedesca che vince in 5’24”87.

Foto: PhotoLiveMedia/Danilo Vigo

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