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Tuffi: l’Italia fa sognare in vista degli Europei di Budapest. E a Tokyo 2020…

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L’Italia dei tuffi esce meglio del previsto dalla Coppa del Mondo a Tokyo, appena conclusasi. Fino a settimana scorsa gli azzurri avevano qualificato una sola atleta ai Giochi, Noemi Batki, attraverso i Mondiali di Gwangju 2019. Ebbene, ora la squadra nazionale si trova con sei carte olimpiche, visto che alla triestina d’Ungheria si sono aggiunti i nomi di Chiara Pellacani, Elena Bertocchi (per il synchro 3m), Giovanni Tocci (synchro 3m), Lorenzo Marsaglia (synchro 3m e individuale 3m) e Sarah Jodoin Di Maria, la vera grande rivelazione che torna dal Giappone, dove ha esordito per la prima volta in una grande manifestazione mondiale, con notevoli certezze in più e un clamoroso 5° posto in finale dalla piattaforma 10m.

L’Italtuffi però non si ferma, perché è già tempo di Europei e i ragazzi, con lo staff, si sono imbarcati ieri da Tokyo verso Budapest, con scalo a Doha, per circa 16 ore di volo. Un ritmo folle imposto questa volta dalla FINA, che ha programmato la Coppa del Mondo senza tenere troppo conto delle date dei campionati continentali, già note da tempo. Quella europea è sicuramente una dimensione più da Italia, in primis ovviamente perché non ci saranno Nazioni top come Cina, Malesia, Stati Uniti, Canada e Australia (assente però in Coppa del Mondo) e poi perché storicamente da 20 anni abbondanti gli azzurri raccolgono parecchi podi in questa manifestazione. Sarà probabilmente così anche in Ungheria, anche se lo stress per i viaggi, per le tante gare ravvicinate, per le “bolle” estremamente dure (pranzi e cene in camera, la vita è albergo-piscina, senza mai una sorta di svago) si farà sentire. E non tutti i protagonisti della Coppa del Mondo delle scuole più forti (Gran Bretagna, Germania, Russia, Svezia, Olanda, Ucraina) saranno presenti a Budapest. Ciò detto, agli azzurri chiediamo di ripetere le prove d alto livello nel synchro e di alzare il rendimento in quelle individuali, ricordando che agli Europei troveremo anche molte gare in più, come il Team Event, il synchro misto e il trampolino da 1 metro.

Tornando invece per un istante alla Coppa del Mondo e leggendo i risultati e le possibilità degli azzurri in chiave olimpica, va detto che sulla carta non ci sono chance da podio per i tuffatori italiani, ma attenzione: come ci ricorda il tecnico Domenico Rinaldi, nel synchro da 3 metri le coppie sono solo otto (e direttamente in finale), con il Giappone che parte leggermente indietro rispetto alle altre, sia al maschile che al femminile. Tocci-Marsaglia e Pellacani-Bertocchi sono, per citare Rinaldi, “virtualmente ai piedi del podio”, considerate tre squadre favorite da una parte e dall’altra. Questo significa che con una gara perfetta, e nel caso di errori da parte di Nazioni favorite, dovranno essere pronti a sfruttare l’occasione ed, eventualmente, prepararsi a sognare in grande….

FOTO: Scola

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