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PGA Championship 2021: Louis Oosthuizen e Phil Mickelson al comando, Koepka insegue. Tagliati i primi due del mondo

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Potrebbe diventare davvero il PGA Championship delle storie, quello in corso di svolgimento nel mito di Kiawah Island: nelle zone più alte della classifica ci sono infatti diversi uomini che hanno fatto epoca nel golf, o che più semplicemente sono in cerca di un ritorno di prepotenza nelle alte sfere.

Al comando c’è la coppia formata da Phil Mickelson e da Louis Oosthuizen: il sudafricano avrebbe potuto guadagnarsi il ruolo di leader solitario molto a lungo, ma proprio all’ultimo, con un bogey alla 18, finisce per dover dividere la leadership con “Lefty”: i due sono autori rispettivamente di un giro in 68 e 69 colpi, con entrambi a -5 nel computo totale del secondo Major dell’anno.

Uno solo l’inseguitore, Brooks Koepka, che era ieri secondo e ora, con il -1 delle seconde 18 buche, si colloca al terzo posto a -4: non sappiamo se sia tornato in versione macchina da Major, però è di sicuro una versione migliore rispetto a quella degli ultimi mesi. Dietro di lui un terzetto composto dai sudafricani Branden Grace e Christiaan Bezuidenhout e dal giapponese Hideki Matsuyama, tutti a -3 con gran giornata di quest’ultimo, che scala 33 posizioni.

Lunga la lista dei settimi a -2, e comincia con l’ormai ex leader di ieri, il canadese Corey Conners, che paga un brutto +3 e perde il comando, venendo raggiunto da diversi uomini: l’inglese Paul Casey, gli americani Kevin Streelman e Gary Woodland e il sudcoreano Sungjae Im.

Recupera Bryson DeChambeau: lo statunitense si trova a -1 grazie all’identico punteggio in questo giro, in una giornata che certifica come sotto il par ci siano soltanto 18 giocatori e, comprendendo quelli pari con il par, non si arrivi che a 24, tra cui il duo irlandese Shane Lowry-Padraig Harrington e due dei giovani rampanti, il cileno Joaquin Niemann e il norvegese Viktor Hovland. Si trova invece a +1, 25°, Collin Morikawa, insieme all’inglese Lee Westwood, con quest’ultimo in spolvero proprio dopo aver annunciato che alle Olimpiadi di Tokyo non andrà (ed è la terza rinuncia pesante).

Se il numero 3 del mondo, lo spagnolo Jon Rahm, è 39° a +3, non va molto meglio ai primi due giocatori del mondo, anzi: Dustin Johnson e Justin Thomas non superano il taglio, ed è un evento praticamente epocale. “DJ” non va al di là di un 74 nella seconda giornata ed esce con +6, e lo stesso score è quello del numero 2 del mondo (ma anche dello spagnolo Sergio Garcia).

Foto: LaPresse

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