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MotoGP, i problemi di Valentino Rossi. Grip e gomme troppo morbide

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12° e 16° in Qatar, caduta a Portimao (Portogallo) e 17° a Jerez de la Frontera. Non si può sorridere nel box del Team Petronas di Valentino Rossi. La Yamaha M1, amica di una vita del “Dottore”, sembra essere diventata cosa compresa da altri, mentre il campione di Tavullia si trova a ripetere un po’ le stesse considerazioni sul suo rendimento nel Mondiale 2021 di MotoGP.

Difficoltà legate a che cosa? Essenzialmente alle gomme. Il feeling, soprattutto, con il posteriore è decisamente problematico per Valentino. La M1, che fa proprio della trazione un punto di forza, con Rossi alla guida non presenta queste caratteristiche. I motivi? Lo stile di guida del “46” poco si adatta a quello che richiedono le Michelin.

La gamma di pneumatici presentata quest’anno segue in buona parte quanto accaduto l’anno scorso, ovvero un compound con una carcassa per concetto più morbida per garantire maggior grip e nello stesso tempo consentire soprattutto in curva di avere maggior stabilità. Sfortunatamente per il “Dottore” queste peculiarità non si sposano bene con un modo di andare in moto che si traduce in un eccessivo degrado.

Rispetto al passato, infatti, la direzione in cui si sta andando va a privilegiare uno stile diverso da quello di Valentino che, di base, ha sempre preferito una gomma più dura e capace di sopportare determinati carichi. E dunque, nella Jerez che in passato aveva regalato ben nove vittorie oltre a sette podi in altre circostanze, c’è da riflettere e pensare a cosa sia meglio fare.

Credit: MotoGP.com Press

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