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Ciclismo

Giro d’Italia 2021, le pagelle della sesta tappa: Maeder e Mohoric perfetti, Ganna è un treno

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La sesta tappa del Giro d’Italia 2021, la Grotte di Frasassi-Ascoli Piceno, ha regalato grandissime emozioni. Gino Mader, al termine di una lunga fuga, ha colto un meritatissimo successo. Tra i favoriti, invece, Bernal è andato all’attacco nel finale e solo Remco Evenepoel, Daniel Martin e un fantastico Giulio Ciccone sono riusciti a resistergli. Di seguito andiamo a dare i voti ai protagonisti di giornata con le nostre pagelle.

LE PAGELLE DELLA SESTA TAPPA DEL GIRO D’ITALIA 2021

GINO MADER (BAHRAIN VICTORIOUS) VOTO 10: L’elvetico della Bahrain Victorious si rifà dopo la beffa subita, a marzo, nella tappa regina della Parigi-Nizza, e ottiene il successo più bello della sua carriera imponendosi nell’odierna Grotta di Frasassi-Ascoli Piceno, sesta frazione del Giro 2021. Va sottolineato, inoltre, come sia riuscito a piegare la resistenza di un corridore di assoluto rango quale Bauke Mollema.

EGAN BERNAL (INEOS) VOTO 8: Il colombiano attacca anche oggi, dopo aver fatto lavorare tutto il giorno la squadra. Solo Evenepoel, Daniel Martin e Ciccone riescono a resistergli, mentre tutti gli altri devono alzare bandiera bianca. Inoltre, si prende sei secondi di abbuono vincendo la volata per la seconda piazza.

DANIEL MARTIN (ISRAEL START-UP) VOTO 9: L’irlandese è il solito cagnaccio e, dopo una prestazione senza infamia e senza lode a Sestola, oggi l’abbiamo trovato davanti con i migliori uomini di classifica. Non è un corridore appariscente, ma su certe salite è una garanzia.

REMCO EVENEPOEL (DECEUNINCK-QUICK STEP) VOTO 8: Il giovane belga cresce di giorno in giorno. A Sestola aveva perso dieci secondi da Bernal, mentre oggi è riuscito a tenergli la ruota. Sulle tre settimane resta un’incognita, ma se dovesse crescere, potremmo assistere a un bellissimo duello tra lui e il colombiano sopraccitato.

GIULIO CICCONE (TREK-SEGAFREDO) VOTO 8,5: Un Ciccone così forte in salita, capace di tenere testa a Evenepoel e Bernal, non lo avevamo mai visto. Gli diamo mezzo voto in meno rispetto a Martin perché l’attaco in discesa insieme a Bettiol e Bardet, stante la condizione che ha, non aveva molto senso. Deve gestire meglio le energie perché siamo solo al sesto giorno di Giro.

DAMIANO CARUSO (BAHRAIN VICTORIOUS) VOTO 8: Il siciliano sta facendo una prima settimana bellissima. Oggi solo Evenepoel, Bernal, Ciccone e Martin sono andati più forte di lui. Oltretutto, si è levato la soddisfazione di guadagnare qualche secondo su corridori più quotati come Yates, Vlasov e Carthy.

DANIEL MARTINEZ (INEOS) VOTO 7,5: Con Sivakov fuori dai giochi, Martinez diventa il luogotenente di Bernal. Il colombiano, peraltro, oggi ha confenzionato un’ottima prova ed è giunto al traguardo insieme a Caruso.

MARC SOLER (MOVISTAR) VOTO 7: La pioggia esalta il corridore catalano che va più forte rispetto alla frazione di Sestola e arriva anche davanti al terzetto composto da Vlasov, Carthy e Yates.

ALEXANDER VLASOV (ASTANA) E HUGH CARTHY (GROUPAMA-FDJ) VOTO 6: A Sestola erano arrivati con Bernal e Ciccone, mentre oggi hanno perso 17″ dal colombiano. Per ambedue è un mezzo passo indietro.

SIMON YATES (BIKE EXCHANGE) VOTO 5,5: Proprio come a Sestola, il britannico lascia per strada qualche secondo rispetto agli uomini di classifica migliori. Stante la condizione palesata al Tour of the Alps, era lecito aspettarsi un inizio migliore da parte sua.

ATTILA VALTER (GROUPAMA-FDJ) VOTO 9: Il magiaro stupisce tutti e chiude la tappa con il gruppo di Yates, riuscendo così a vestire la maglia rosa. L’impressione è che sia un corridore che ha bisogno di fare fatica per ingranare. L’anno scorso era emerso a fine Giro, piazzandosi nei dieci sul Sestriere. Due giorni fa, a Sestola, non era stato in grado di tenere testa a Dombrowski e De Marchi, ma pare che, quella lunga fuga, gli abbia permesso di trovare il colpo di pedale dei giorni migliori.

EMANUEL BUCHMANN (BORA-HANSGROHE) VOTO 5,5: Il tedesco resta a galla, ma perde 28″ da Bernal. Ancora non è quello del Tour di due anni fa.

ROMAIN BARDET (TEAM DSM) VOTO 5,5: L’attacco in discesa è velleitario, ma, evidentemente, si era mosso con un obiettivo preciso: anticipare i favoriti poiché si sentiva inferiore in salita. Nel finale, ad ogni modo, riesce a difendersi in modo discreto e arriva con Buchmann.

TOBIAS FOSS (JUMBO-VISMA) VOTO 7: Il giovane norvegese arriva con Buchmann e Bardet e si prende i gradi di capitano della Jumbo-Visma stante la crisi di George Bennett.

DAVIDE FORMOLO (UAE TEAM EMIRATES) VOTO 6,5: Il veronese non impressione come Ciccone o Caruso, ma si difende comunque in modo discreto e resta in corsa per un posto tra i primi dieci della classifica generale.

JOAO ALMEIDA (DECEUNINCK-QUICK STEP) VOTO 6,5: Il portoghese si è completamente ripreso dalla crisi di Sestola e da qui in avanti potrà essere un preziosissimo gregario per Remco Evenepoel.

PELLO BILBAO (BAHRAIN VICTORIOUS) VOTO 5: Il basco della Bahrain perde oltre un minuto da Bernal. Ancora non ci siamo, ma guai a darlo per morto dato che un diesel come lui potrebbe venire fuori nelle frazioni più dure della seconda e della terza settimana.

BAUKE MOLLEMA (TREK-SEGAFREDO) VOTO 5,5: Il neerlandese va in fuga per cercare il successo di tappa, ma viene staccato nettamente da Gino Mader. Da lui ci si aspetta di più.

DARIO CATALDO (MOVISTAR) VOTO 7: Ottima prova del veterano abruzzese che entra nella fuga e inizia la salita finale con due come Mader e Mollema che, sulla carta, gli sono superiori.

JAI HINDLEY (TEAM DSM) VOTO 5: Il secondo classificato dello scorso Giro d’Italia lascia sul piatto più di due minuti nei confronti di Bernal. L’unica scusante è che risenta ancora delle botte rimediate nella brutta caduta di cui fu vittima al Tour of the Alps.

GEORGE BENNETT (JUMBO-VISMA) VOTO 4,5: In crisi due giorni fa e in crisi totale oggi. Il campione di Nuova Zelanda è già fuori classifica e, ormai, può pensare solo ai successi parziali.

FILIPPO GANNA (INEOS) VOTO 10: Il treno di Verbania tira in salita, in discesa e anche nei tratti di falsopiano. Il suo forcing, peraltro, fa esplodere la tappa già a 60 chilometri dall’arrivo. Bernal ha davvero un gregario eccezionale.

MATEJ MOHORIC (BAHRAIN VICTORIOUS) VOTO 10: Ma un gregario eccezionale lo ha anche Gino Mader. Mohoric va in fuga col compagno, lo pilota in discesa e lo lancia verso un bellissimo successo.

Foto: Lapresse

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