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Ciclismo

Giro d’Italia 2021, Egan Bernal troppo superiore. Il finale scontato può far perdere interesse

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Egan Bernal ha staccato tutti i suoi rivali ogni volta che ne ha avuto la possibilità nel corso della seconda settimana del Giro d’Italia 2021. Il colombiano, che aveva concluso i primi dieci giorni di Corsa Rosa in cima alla graduatoria, ha ulteriormente allungato sugli avversari e sembra aver messo, ormai, una seria ipoteca sul trionfo finale. Al momento solo Damiano Caruso (Bahrain Victorious), che si trova a 2’24” dal leader della Ineos, ha un distacco inferiore ai tre minuti nel confronti del capoclassifica.

Hugh Carthy (EF Education-Nippo) è attualmente terzo a 3’40”, mentre Alexander Vlasov (Astana) e Simon Yates (BikeExchange) sono sprofondati a oltre quattro minuti. Considerando che corridori come Mikel Landa (Bahrain Victorious), Emanuel Buchmann (Bora-Hansgrohe) e Jai Hindley (Team DSM), i quali potevano provare quantomeno a infastidire la maglia rosa in salita, si sono ritirati, il colombiano sembra ormai avere la strada spianata verso il successo. Caruso sa di avere l’occasione della vita e nei prossimi giorni, verosimilmente, eviterà di prendersi grossi azzardi e correrà con l’intento di difendere il podio.

Tutti gli altri uomini di classifica, invece, hanno capito di essere ampiamente inferiori a Bernal e, molto probabilmente, nella terza settimana si limiteranno a lottare per un posto tra i primi tre. Il Giro, dunque, rischia seriamente di perdere d’interesse, anche perché Remco Evenepoel (Deceuninck-Quick Step), che nella prima settimana aveva entusiasmato, facendo sognare agli appassionati un duello epico con Bernal, è andato alla deriva sul Giau. I nove mesi passati ai box hanno presentato il conto al giovane belga.

Ormai solo una crisi può mettere in dubbio il primato di Bernal. Questo scenario, tuttavia, appare pressoché irrealizzabile. Egan sta andando fortissimo e non può certamente calare da un giorno all’altro, tanto più che è uno dei migliori corridori al mondo per quanto concerne le doti di fondo e recupero. La lotta per i piazzamenti di rincalzo infiammerà le strade del Giro nei prossimi giorni, ma, chiaramente, vedere più corridori lottare per la maglia rosa avrebbe garantito ben altro pathos.

Foto: Lapresse

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