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Formula 1

F1, Andreas Seidl: “Ricciardo deve adattarsi alla vettura. Serve uno stile di guida speciale”

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Archiviato lo scorso weekend il Gran Premio di Monaco, quinto round stagionale del Mondiale di Formula 1, è già tempo di tracciare un primo bilancio di inizio campionato in casa McLaren. Andreas Seidl, team principal della scuderia britannica, ha infatti spiegato i motivi delle difficoltà di adattamento da parte di Daniel Ricciardo alla nuova MCL35M.

Credo che con lui abbiamo fatto degli importanti passi in avanti dall’inizio stagione ad ora, ma per estrarre il massimo dalla nostra vettura serve uno stile di guida speciale che non è naturale per Daniel. Per questo motivo non riesce ad essere efficace. Al momento stiamo semplicemente lavorando insieme come una squadra: manteniamo la calma, analizziamo i dati e continuiamo ad imparare”, spiega Seidl.

E’ lui che deve adattarsi alla vettura, ma è consapevole che il potenziale c’è e lui sa che insieme possiamo estrarlo. Allo stesso tempo, però, dobbiamo tutti remare dalla stessa parte e come team dobbiamo aiutarlo per fare in modo che possa trovare quel feeling che gli consenta di andare veloce“, prosegue il team principal McLaren (fonte: Motorsport.com).

Dopo il GP monegasco, Ricciardo aveva comunque dichiarato di aver compreso come facesse il suo compagno di squadra Lando Norris ad andare così forte (3° a fine gara): “Dai dati sono emerse delle differenze che hanno evidenziato come Lando fosse molto veloce in alcune curve, ma io non credo di essere in grado di poter fare lo stesso. Forse mi devo ancora abituare alla monoposto, ma sono sicuro che il team controllerà tutto. Ovviamente quando ci si trova così lontani tutto diventa più difficile“.

Ovviamente voglio continuare a lavorare per migliorare, ma dopo un weekend così deludente, trascorso sempre nelle retrovie, una parte di me vuole staccare per qualche giorno per evitare di fossilizzarsi su questa analisi. Ho già compiuto un errore simile in passato e non voglio ripeterlo“, ha concluso l’ex Red Bull e Renault.

Foto: Lapresse

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