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MotoGP, Marc Marquez: “Mi manca la resistenza, non la forza. A inizio gara devo strafare”

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A Jerez de la Frontera, Marc Marquez ha mandato in archivio una giornata di venerdì non semplicissima. Il ventottenne spagnolo aveva cominciato la mattinata in maniera incoraggiante, realizzando il terzo tempo nella FP1, seppur mostrando una certa incostanza nelle prestazioni sul long-run. Il pomeriggio, invece, è stato decisamente meno positivo. L’iberico è stato l’unico pilota a non migliorare la propria prestazione cronometrica, rinunciando a effettuare il time attack. In questo modo, il sei volte Campione del Mondo della classe regina è scivolato al sedicesimo posto nella classifica combinata. Ecco il bilancio tracciato dal diretto interessato con i media.

“Sicuramente uno dei temi forti del weekend è di tornare alla curva 3. La prima volta l’ho affrontata con cautela, ci ho messo due o tre tornate a prenderla come si dovrebbe. Questa mattina mi sono sentito bene sulla moto e, rapportandomi alle altre Honda, mi sono reso conto di essere più veloce persino in quel tratto. Comunque per la giornata di oggi l’obiettivo principale era quello di conservare le energie. Ne ho parlato con Alberto Puig, Emilio Alzamora e Santi Hernandez. Questa settimana cambieremo la strategia rispetto a Portimao per vedere se, in questo modo, potremo arrivare in una condizione migliore a domenica”.

Di preciso, cosa verrà fatto di diverso rispetto al Portogallo? “Non cercherò di strapazzarmi troppo con le gomme nuove, perché è il momento in cui uso più energie. È quello che ho fatto oggi, cercando la prestazione solo in alcuni giri. Vedremo come mi sentirò domani e se domenica starò meglio rispetto a Portimao. Chiaramente questo problema deriva dal fatto che non posso allenarmi in moto. La forza non mi manca, ecco perché in FP1 posso guidare come voglio. Mi manca la resistenza e me ne sono reso conto anche oggi pomeriggio. Per questo siamo più cauti. Due settimane fa sono calato giorno dopo giorno. Qui a Jerez spero di non seguire lo stesso percorso”.

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A proposito di domenica, quali sono gli obiettivi? “Finire la gara e non come in Portogallo. A Portiamo, nei giri conclusivi, ero in balia della moto. Qui spero di essere padrone delle mie sensazioni anche nella fase conclusiva del GP. Non sarà semplice, perché ci sono diverse frenate molto toste. Soffro un pochino nelle curve 1, 2 e 6. Se riesco a effettuare un giro pulito, sono competitivo, ma alla lunga la fatica potrebbe farsi sentire. Quindi non dovrò commettere l’errore di strafare all’inizio della gara, come accaduto a Portimao”.

Foto: MotoGPpress.com

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