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MotoGP, Francesco Bagnaia svetta nei tempi. Ma la Ducati fa ancora fatica nei long-run a Jerez

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La Ducati archivia un venerdì del Gran Premio di Spagna a due volti. I piloti della Casa di Borgo Panigale non hanno particolarmente brillato per quanto riguarda il passo, ma alla fine della fiera il tempo più rapido di giornata è stato fatto segnare da Francesco Bagnaia, che con il time attack della FP2 ha ribadito di vivere un autentico stato di grazia. Il ventiquattrenne piemontese ha dimostrato di essere a un livello superiore rispetto ai compagni di marca, poiché ha rifilato la bellezza di 7 decimi sia a Johann Zarco che a Jack Miller.

Va però ribadito come Pecco sia emerso prepotentemente nel finale della sessione, mentre in precedenza avesse navigato costantemente a centro classifica. Non a caso, in mattinata, tra i ducatisti il più solido era apparso il francese del Team Pramac. Nel pomeriggio, invece, è stato l’italiano del factory team a crescere prepotentemente di colpi. In effetti l’impressione è che Ducati avesse un pacchetto di partenza meno centrato rispetto a quello di Yamaha e Aprilia. Cionondimeno, il margine di crescita delle GP21 è davvero elevato. La sensazione è che i centauri della Casa di Borgo Panigale stiano lavorando duramente per trovare il corretto set-up. Bagnaia si sta avvicinando alla soluzione del rebus, gli altri sono invece più indietro.

Di sicuro, è lecito pensare che Ducati possa essere sicuramente su un livello d’eccellenza in qualifica. Il piemontese ha già realizzato due pole position (quella vera e propria di Losail a cui si somma quella “fantasma” di Portimao, cancellata dall’esposizione delle bandiere gialle). Tutto lascia intendere che possa provare a partire dalla prima casella (o quantomeno dalla prima fila) anche a Jerez de la Frontera, fatto che sarebbe particolarmente importante se si considera quanto sia complesso sorpassare sul tortuoso tracciato andaluso. Scattare davanti consentirà quindi di avere il coltello dalla parte del manico nella giornata di domenica.

Resta, invece, da valutare l’effettiva tenuta sul long-run. Per quanto si è visto oggi, Yamaha e Aprilia hanno qualcosa in più in termini di passo, ma va ribadito come si sia trattato esclusivamente della prima giornata. Si è detto che Ducati ha dato la sensazione di essere ancora alla ricerca dell’assetto più consono alla pista di Jerez, mentre altri sembrerebbero aver trovato immediatamente un ottimo feeling con il tracciato. Proprio per questo, c’è ancora spazio per raggiungere il miglior set-up in ottica gara, soprattutto se si considera che, almeno per quanto riguarda Bagnaia, la competitività sul giro secco c’è già.

Ora come ora, Pecco riesce davvero a tirare fuori il massimo del potenziale dalla GP21 e non c’è ragione per non credere che, tra le ultime due sessioni di prove libere e il warm-up, non trovi l’optimum anche per sfruttare al meglio le mescole più dure. Dopotutto, non va dimenticato come nel 2020 proprio qui a Jerez il piemontese avesse il podio assicurato prima che la rottura del motore lo costringesse a un amaro ritiro. Per quanto visto oggi, non sarà affatto semplice contrastare Fabio Quartararo e Franco Morbidelli nel corso del GP. Inoltre Aleix Espargaro è una variabile impazzita. Tuttavia la partita è aperta e l’obiettivo podio appare decisamente alla portata di Bagnaia per continuare a coltivare l’ambizione di essere un fattore nella corsa al Mondiale.

Foto: MotoGPpress.com

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