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Volley femminile, Champions League semifinali ritorno. Conegliano a due set da Verona. Novara, serve un’impresa

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Conegliano e Novara: ancora loro, per la terza volta in nove giorni, una di fronte all’altra con l’obiettivo più nobile di fronte, la Super Final di Champions League in programma a Verona il primo maggio. 

La carta dice senza ombra di dubbio Imoco Conegliano: la squadra veneta ha vinto tutti e quattro i precedenti in stagione, arriva da 56 successi consecutivi ma soprattutto ha vinto 3-0 la gara di andata in Piemonte, faticando il giusto e dimostrando una superiorità tecnica piuttosto netta, tre giorni dopo il successo, molto più sofferto, contro le novaresi in Coppa Italia.

Pensare ad un ribaltamento della situazione appare folle partendo da questi presupposti ma Novara, proprio nella finale di Supercoppa giocata a Rimini dieci giorni fa, ha dimostrato, seppure a sprazzi, di possedere le armi per dare fastidio alle venete. Quelle armi che non ha saputo sfoderare mercoledì scorso in casa: in particolare il servizio ma anche il muro che proprio non hanno funzionato a dovere nella gara di andata. In più ancora una volta l’alzatrice titolare Hancock ha perso in partenza la sfida diretta con Wolosz, soffrendo non poco il confronto e finendo in panchina: una perdita che Novara, contro la rivale più forte, non può permettersi.

Dall’altra parte Conegliano sembra immune a tutto: le polemiche seguite alla finale di Coppa Italia potevano in qualche modo innervosire il clan di Santarelli che invece dalle critiche sembra aver ulteriormente rinforzato la propria autostima e ha offerto una prova di grande solidità a Novara mercoledì scorso. Difficile pensare che possa scendere in campo senza la dovuta concentrazione in una delle sfide più importanti dell’anno che, tra l’altro, potrebbe durare meno del solito visto che alle venete basteranno due set per tagliare il traguardo di Verona.

In campo la doppia sfida Coppa Italia-Champions ha detto che la Egonu di oggi fa la differenza ma da sola non bastae dunque servirà ancora una Sylla pimpante come quella vista a Rimini, una Wolosz impeccabile e due centrali pronte a tutto come De Kruijf e Fahr, rientrata e già grande protagonista nella gara di andata dal secondo set in poi. Dall’altra parte al momento manca qualcosa soprattutto in attacco dove Smarzek e Herbots hanno dimostrato di avere meno carte da giocare rispetto alle rivali e Hancock in regia appare in grande difficoltà.

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