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Tennis: a Wimbledon si prospettano porte aperte, pubblico ridotto e giocatori negli alberghi ufficiali

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Si muovono le acque a Wimbledon. I Championships iniziano a svelare i loro piani per il 2021, in quello che è l’anno dell’attesissimo ritorno della sacra erba, saltata nel 2020 a causa della pandemia di Covid-19. Il torneo, va detto, ha ammortizzato le perdite grazie a un’assicurazione, inedita per gli altri Slam, che copriva anche questa casistica.

L’All England Lawn Tennis Club ha comunicato come la soluzione più probabile sia quella di un torneo che preveda sì la presenza del pubblico, ma in maniera ridotta rispetto alla capienza complessiva (comprensiva, dunque, non soltanto dei campi principali).

La notizia che, in qualche modo, “spezza” la tradizione è quella legata a uno dei grandissimi classici dei Championships: la Queue, quella lunga fila notturna che si fa la notte (con svariati campeggi annessi) per poi poter avere accesso ai campi, dietro compera del biglietto, la mattina successiva. Tutto questo non ci sarà, in considerazione delle norme vigenti. Inoltre, chi non ha avuto accesso al torneo nel 2020 con l’estrazione dei biglietti di quell’anno potrà entrare con gli stessi nel 2022.

I giocatori, poi (e questo era stato largamente anticipato dal Daily Mail), saranno obbligati a trovarsi in alberghi ufficiali predeterminati; una soluzione che è stata adottata per tutti, membri degli staff e ufficiali compresi.

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Foto: LaPresse

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