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MotoGP

MotoGP, la prima giornata dei test di Losail mette in mostra equilibrio assoluto e poca voglia di scoprire le proprie carte

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7 ore, 420 minuti, 30 piloti (tra ufficiali e collaudatori) ma, sostanzialmente, 0 risposte certe. Si può riassumere in questo modo la prima giornata dei test riservati alla MotoGP di Losail. Sul tracciato dove si correrà il Gran Premio del Qatar, abbiamo assistito a migliaia di chilometri messi in cascina dalle moto in edizione 2021 ma nessuno, e questo appare chiaro, ha voluto svelare tutte le proprie potenzialità sotto i riflettori del deserto vicino a Doha.

Nelle prime cinque posizioni, per esempio, troviamo altrettante moto. Aprilia con Aleix Espargarò (1:54.687 per il catalano), Honda con Stefan Bradl (1:54.943), Suzuki, con il campione del mondo in carica Joan Mir (a 293 millesimi dalla vetta) quindi Ducati, con Jack Miller (1:55.022 per lui) e KTM, con Miguel Oliveira che si è fermato a 397 millesimi dalla prima posizione. Già questo fa capire in maniera evidente come non si possano ritenere attendibili le prime sette ore di lavoro in quel di Losail.

Sicuramente le prime indicazioni potrebbero proporre una Aprilia più “nel gruppo” rispetto alle edizioni precedenti, come una conferma per Honda (che aveva chiuso in crescendo il 2020, come vi ricorderete) e per Suzuki (la moto nettamente più efficace della passata annata). KTM e Ducati, invece, moto ondivaghe per eccellenza, vanno a caccia di basi solide in questo 2021, per proporre un mezzo più malleabile e continuo nel corso del campionato che si aprirà proprio a Losail con ben due Gran Premi uno dietro l’altro.

Passiamo, quindi, al solito, immancabile, capitolo Yamaha. Il “rompicapo” delle ultime stagioni. Al momento quesiti e dubbi non svaniscono. Il migliore di questo sabato qatariota è risultato, udite udite, il tanto bistrattato Franco Morbidelli. Perchè quell’appellativo? Il pilota romano, non sottovalutiamolo, ha a disposizione una M1 vecchia, non aggiornata (proprio come l’anno scorso) ma, nonostante tutto, è sempre efficace e veloce. Il suo compagno di team, l’illustre vicino di box, Valentino Rossi, ha portato a termine la sua giornata con un interlocutorio quattordicesimo crono, 54 giri completati e la sensazione che oggi abbia cercato più il feeling con la sua nuova moto piuttosto che il tempo fine a sé stesso.

Passando al team ufficiale del colosso di Iwata, invece, Maverick Vinales si è fermato in nona posizione a 572 millesimi dalla vetta, con Fabio Quartararo addirittura quindicesimo a 1.020. Tutto qui direte voi? Senza dubbio non si è trattata di una giornata da incorniciare, ma siamo solamente alla prima sessione, ed i due piloti yamahisti avranno modo e tempo per scalare la classifica. Se non lo facessero prima del via della stagione, a quel punto sì che potrebbero iniziare a suonare i campanelli d’allarme. Per il momento rimbocchiamoci le maniche in vista della seconda giornata di lavoro in quel di Losail. Ci attendono altre 7 ore che, forse questa volta sì, potrebbero dirci di più. Team e piloti preferiranno bluffare ancora?

Foto: Lapresse

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