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Formula 1

F1, Stefano Domenicali: “Il mix tra marchi tradizionali e nuovi ci darà l’entusiasmo”

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Il Mondiale di F1 è alle porte e dal 28 marzo si prenderà il via con 23 gare tutte da vivere in un contesto che potrebbe riservare delle sorprese. Il dominio della Mercedes potrebbe essere minacciato dalla Red Bull e non è un mistero che appassionati e non un po’ ci sperino per far sì che lo spettacolo ci sia, invertendo il trend di questa era dei motori ibridi.

Il nuovo Presidente della F1 Stefano Domenicali si trova ad affrontare un contesto difficile nel suo insieme. In primis, la pandemia è una sfida di non poco conto e portare a compimento i tanti weekend in programma non sarà assolutamente semplice. In questo contesto, poi, si vanno a inserire novità importanti come il Budget Cap per cercare di limitare le spese dei team, visto che alla crisi sanitaria è legata inevitabilmente anche una economica.

Il nostro ruolo è assicurarci di creare l’ambiente giusto per uno sport di successo e assicurarci che la F1 continui a crescere. Questo è il motivo per cui dobbiamo parlare tra di noi regolarmente. La lista delle cose da fare è piuttosto lunga. La prima cosa, ovviamente, è iniziare questa stagione in Bahrain. Non è scontato. In questa situazione, con il Covid-19, dobbiamo monitorare l’evoluzione della pandemia. È fantastico che con i protocolli in atto sia possibile viaggiare in tutto il mondo e fare le gare. Questo è il primo punto, ha chiarito Domenicali in una lunga intervista concessa al sito ufficiale della F1.

Le intenzioni sono dunque quelle di fronteggiare il Covid, ma nello stesso tempo guardare oltre. Il riferimento è ai nuovi motori che saranno introdotti dal 2025. A ciò è legato anche il coinvolgimento di marchi prestigiosi che a detta di Domenicali deve rappresentare una sorta di marchio di fabbrica della categoria: “L’arrivo dell’Aston Martin è un segno che la F1 è al centro dell’attenzione. Quelli che sono qui con noi da tempo lo sanno. Aver fissato un limite di budget significa che i team possono programmare con una certa stabilità e che la nuova vettura è un progetto con una buona visione del futuro. Apprezzo il fatto che ci possano essere marchi storici come la Williams, per esempio, e nello stesso tempo nuove proposte, con un ampio numero di piloti. Quello che stiamo facendo è assicurarci che la piattaforma sia stabile, sostenibile e forte per un futuro più luminoso. La F1 è sulla strada giusta“.

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Foto: LaPresse

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